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"Davide Iannelli è per me una brava persona, un uomo di fiducia che si è sempre comportato bene e al quale ho dato anche le chiavi di casa". A raccontare il lato buono dell'imputato, sotto processo in Corte d'assise a Sassari per l'omicidio del suo vicino di casa, Toni Cozzolino, bruciato vivo per strada, a Olbia, l'11 marzo 2022 e morto in ospedale dopo dieci giorni di agonia, è il cardiochirurgo Giovanni Forteleoni, chiamato oggi davanti come teste dagli avvocati difensori Cristina e Abele Cherchi.
"L'ho conosciuto molto tempo fa, mi era stato indicato come giardiniere. Poi negli ultimi sei anni, da quando sono rimasto vedovo e ho avuto problemi di salute è diventato per me un factotum", ha dichiarato in aula. "Mi ha sempre assistito in tutte le attività quotidiane e si è preso cura della casa e del cane quanto io ero assente. È sempre stato correttissimo, anche con le altre persone. Al supermercato dava anche l'elemosina alle persone che aspettavano all'ingresso".
Parole positive verso Iannelli sono state spese anche da un altro teste, Angelo Sirianni, ex medico di famiglia dell'imputato: "Andavamo a funghi insieme e lui ha fatto dei lavori di giardinaggio nel mio condominio, tagliando l'erba col decespugliatore", ha dichiarato.
"Si prendeva cura della sua compagna, Rosa Bechere. Lei aveva bisogno di assistenza e lui la seguiva con grande pazienza. Per quanto mi riguarda Iannelli non ha mai avuto problemi psichiatrici". La Corte, presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, ha aggiornato l'udienza al 16 aprile, quando in aula compariranno altri sette testi della difesa.