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La Cassazione ha confermato l'ergastolo nei confronti di Niveo Batzella, il 67enne cagliaritano accusato dell'omicidio di Sergio Tronci, l'operaio della Vesuvius Italia di Assemini pestato a sangue, legato col fil di ferro e bruciato vivo nel bagagliaio della sua auto nelle campagne di Ortacesus nel 2004.
L'uomo viene anche interdetto dai pubblici uffici e perde la potestà genitoriale. I giudici della Corte Suprema hanno dichiarato "inammissibile" il ricorso dell'avvocato difensore dell'imputato, Riccardo Floris, confermando la massima pena inflitta in appello, rendendo quindi la sentenza definitiva.
Confermate tutte i risarcimenti alle parti civili: 150.000 euro a favore della moglie della vittima, Maria Maddalena Mameli, e 100.000 a testa per i figli Alessandra e Andrea Tronci, tutti rappresentati dall'avvocato Federico Delitala. La sentenza della Corte di Cassazione è stata pronunciata ieri sera, proprio nel giorno in cui la vittima avrebbe compiuto 72 anni.
Per Batzella si tratta de il secondo ergastolo, dopo che era stato condannato per l'omicidio di Gianluca Carta, il titolare di un night sequestrato e ucciso la notte del 18 maggio 2011 con un colpo di fucile al collo, nella periferia di Sestu.