Discoteche e locali notturni, bollicine, brindisi e divertimento. Spiagge da favola e ombrelloni, zumba in acqua e cocco fresco. A pochi passi dalle vie più in della movida isolana e dalle invidiabili tintarelle dei vacanzieri della prim’ora, la Sardegna vive il dramma di due femminicidi senza colpevole nel giro di due mesi.

Appena 17 km separano Budoni e Lu Fraili, frazione di San Teodoro. Due fra le località turistiche più rinomate e frequentate dell’estate in Sardegna, al confine fra alta Baronia e bassa Gallura. Budoni e San Teodoro hanno proposto negli ultimi decenni un’offerta turistica alternativa e più commerciale, ma altrettanto di successo, rispetto alla vicinissima Costa Smeralda, conoscendo così il benessere economico e un notevole incremento demografico. <o:p></o:p>

In questo quadro sono maturati gli omicidi che hanno sconvolto l’opinione pubblica tra aprile e giugno. Una commerciante cinese e una turista di Biella sono le vittime innocenti la cui vita si è spenta sotto il sole di quest’angolo di Sardegna. <o:p></o:p>

Lu Xian Cha, 37 anni, è stata uccisa a coltellate il 10 aprile scorso nel suo negozio di via Emilio Lussu a Budoni. Due giovani di Olbia sono stati iscritti nel registro degli indagati perché ripresi da alcune telecamere mentre passeggiavano nei pressi dell’attività commerciale attorno all’ora del omicidio. Indagati tecnici, si era detto, in attesa degli esami sul Dna delle tracce di sangue ritrovate sulla scena del delitto e della comparazione tra questo e quello dei due. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di una rapina finita male, la cassa del negozio rovesciata a fianco al cadavere della vittima sembrava rafforzare questa teoria. <o:p></o:p>

Erika Preti, 28 anni, ha perso la vita l’11 giugno in una villetta di Lu Fraili, 10 minuti d’auto da San Teodoro. Era in vacanza con il fidanzato Dimitri Fricano. È stato quest’ultimo a dare l’allarme uscendo in strada e chiamando i soccorsi. Anche lui ferito, ha raccontato di come la donna sia stata aggredita da un incappucciato che l’avrebbe accoltellata più volte alla gola per poi colpire anche lui. Un’altra rapina finita male? Improbabile. Dalla villetta di Lu Fraili non risultano mancare oggetti di valore né vi sono segni di effrazione. L'unico nome iscritto sul registro degli indagati è proprio quello di Fricano che urla la sua innocenza dall’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, dove è ricoverato nel reparto di Psichiatria. “Dimitri viveva per lei – raccontano gli amici – non può essere stato lui”. <o:p></o:p>

Lu Xian Cha viveva da dieci anni in Italia, era sposata e aveva due bambini di 5 e 11 anni. Insieme al marito aveva investito il suo tempo e le sue risorse a Budoni, sperando di essere parte, anche lei, di quella crescita economica e sociale che da quelle parti sembra aver avvertito un po’ meno la crisi. Ha trovato la morte nella bottega che aveva aperto a pochi metri dalla via Nazionale, che la sera si anima di bancarelle e artisti di strada. <o:p></o:p>

Erika Petri, da dieci anni, aveva una relazione con Dimitri Fricano. La loro, raccontano, era una bella storia d’amore. Stavano sempre insieme e amavano viaggiare. Erano in Sardegna da una coppia di amici, avevano affittato una bella villetta che si affaccia sulle marine di Lu Impostu e Punta Aldia che in quei giorni erano già un trionfo di bagnanti. <o:p></o:p>

Il caso Cha, intricato fin da subito, rimane ancora avvolto nel mistero. Ed anche le indagini sull’omicidio Preti, che sembravano poter arrivare ad una svolta nel giro di poche ore, pare abbiano subìto una battuta d’arresto. <o:p></o:p>

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