"L'aumento di preoccupanti episodi di comportamenti persecutori condivisi ed estesi, anche fra i giovanissimi, come dimostra la recente vicenda di Nuoro, richiede un'azione coordinata e di tipo nuovo, anche rispetto agli interventi, certo importanti, fin qui avviati", ha detto Angela Quaquero, presidente dell'Ordine degli Psicologi della Sardegna. 

 

"Riteniamo- ha aggiunto- che sia indispensabile cominciare a pensare allo psicologo nella scuola come ad una figura professionale stabile e necessaria nella quotidianità, anche nella scuola primaria. In Sardegna si stanno facendo grandi passi, ma occorre che lo Stato faccia la sua parte e dia stabilità a questo percorso".

E' purtroppo nota, e ha travalicato i confini dell'isola, la storia della ragazzina dodicenne nuorese, per mesi oggetto di atti di bullismo, che hanno coinvolto un numero considerevole di alunni delle scuole medie cittadine: "Sono almeno due gli elementi di novità di cui occorre tener conto- ha sottolineato Angela Quaquero- e su cui è necessario riflettere rapidamente per adottare le misure più adeguate e corrette: da un lato, la vicenda nuorese, così come già accaduto altrove, conferma che si sta abbassando l'età delle "vittime", ma anche quella degli artefici degli atti di persecuzione collettiva. 

 

Dall'altro, che l'azione di denigrazione, insulto e umiliazione della vittima può propagarsi in modi incontrollabili, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione come la rete i social network". Gli effetti, purtroppo possono essere devastanti, come la cronaca più recente ha mostrato.

C'è un salto di qualità, se così si può dire, nella fenomenologia di questi atti ad un livello molto più esteso, che non può essere contrastata solo con le azioni di informazione, di denuncia o anche di tipo repressivo: lo psicologo nella scuola può essere il punto di riferimento per la necessaria interazione fra tutti i soggetti che "si occupano" dei bambini e degli adolescenti:  innanzitutto i genitori e i docenti, che troppo spesso non dialogano fra di loro, o peggio, si contrappongono. In mezzo ci sono i minori, con le infinite fragilità e solitudini, non solo virtuali, che per ragioni diverse, ne caratterizzano l'esistenza e ne condizionano lo sviluppo.

 

" Ci auguriamo- ha concluso Angela Quaquero- che possa essere avviato rapidamente un percorso a livello nazionale, che rinforzi le azioni già in atto in Sardegna con l'Assessorato  regionale della Pubblica Istruzione, che preveda la presenza dello psicologo a scuola per promuovere il benessere e contrastare il bullismo, così come si sta facendo per il contrasto alla dispersione scolastica nel piano triennale pr