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Le tradizioni tipiche e il folklore dell’affascinante e pittoresco borgo del Barigadu, noto per le suggestive case in trachite rosa, il lino e le squisite specialità culinarie.
Per tre giorni, il 16, 17 e 18 settembre prossimi, sarà possibile assistere e ammirare tutto questo durante la manifestazione “Busachi e i suoi colori”, organizzata dall’Associazione turistica Pro loco Cuvventu con il patrocinio del Comune di Busachi.
Il paese dell’amore ospiterà la 21^ rassegna regionale e nazionale del folklore, in cui non mancherà la sfilata dei gruppi folk, tra cui il Gruppo Folk “Bella Mia” e “Sos Mamudinos” di Busachi; la sfilata delle maschere tradizionali, come “Su Maschinganna e sa Maiaja” di Busachi; il canto sardo con la partecipazione di “Consonu Santu Juanne” di Thiesi, i Tenores “Sa Madalena” di Silanus, e i cantatori a chitarra Emanuele Bazzoni e Torangelo Salis; e la gara di improvvisazione poetica con Bruno Agus e Giuseppe Porcu, accompagnati dal tenore di Ula Tirso.
Sarà inoltre possibile visitare la 14esima mostra del mercato agroalimentare e artigianale e la prima del coltello sardo, degustare i piatti tipici della tradizione busachese, come Su Succu e Sos Angellottoso, e divertirsi con i balli in piazza con Roberto Fadda e Luca Oppo. Le serate saranno presentate da Ottavio Nieddu e da Francesco Spanu.
Sardegna Live ha incontrato la presidentessa della Pro loco, Serafina Mandra, emozionatissima per il ritorno, dopo i 2 anni di pandemia, dell’evento, stavolta arricchito dalla presenza di gruppi nazionali e di un gruppo di sbandieratori.
“Nel 2019 abbiamo festeggiato i 20 anni della manifestazione: è stato un vero successo. Speriamo di riviverlo quest’anno con un grande ritorno e soprattutto che il nostro immenso amore per le tradizioni venga percepito da tutti” dice Serafina con la voce tremante per l’emozione.
“Durante la tre giorni di “Busachi e i suoi colori”, tutti i visitatori potranno ammirare i dipinti di Figari, che illustrano i momenti più romantici e suggestivi del tipico matrimonio busachese, e assaggiare Su Succu, Sos Angellottoso e altri piatti tipici della nostra cucina, tra cui il pane e i dolci”.
Cosa si prova a ripartire dopo 2 anni di stop con un evento così grande e atteso? “Tanta emozione e anche un po’ di ansia - risponde Serafina - ci si preoccupa in particolar modo che tutti i visitatori possano essere accolti nel migliore dei modi sia dal punto di vista della ristorazione che del pernottamento, perché teniamo molto al fatto che chiunque venga a Busachi si senta a casa: stiamo investendo tutte le nostre forze per questo”.
E conclude: “Ringrazio tutti i collaboratori della Pro Loco, il direttivo e i soci, assidui nella richiesta di aiuto e nel supporto, tutte le associazioni che collaborano per la riuscita della manifestazione, tutti quelli che in un modo o nell’altro ci stanno dando una mano, e l’Amministrazione comunale. Vi aspettiamo tutti a Busachi, il paese dell’amore”.