Un nuovo ritrovamento di giganti di Mont'e Prama, il secondo nel giro di pochi giorni.

Gli archeologi hanno riportato alla luce i resti di un pugilatore e di un betile, oltre che una tomba di epoca nuragica.

La notizia del nuovo ritrovamento di giganti di Mont'e Prama, il secondo nel giro di pochi giorni, è stata anticipata oggi dal quotidiano La Nuova Sardegna.

Il betile potrebbe riportare al suo interno un'altra novità, questa vota epocale. La pietra sacra sarebbe in realtà la base di un complesso più grande a cui veniva letteralmente incastrata tramite due fori.

Continua a dare dunque i suoi frutti la campagna di scavi avviata lo scorso maggio nel sito sardo che 40 anni fa restituì un vero e proprio tesoro archeologico costituito da migliaia di frammenti scultorei che poi hanno permesso di ricostruire 24 grandi statue di guerrieri, arcieri e pugilatori datate all'800 avanti Cristo, ora esposte al Museo nazionale archeologico di Cagliari e al Museo civico di Cabras. Sono state proprio le due cavità scolpite all'interno del betile - scrive il quotidiano sardo - a rapire l'attenzione degli archeologi che hanno discusso a lungo sull'origine e sulla funzione dei due fori. Sono stati recuperati e ripuliti dalla polvere anche diversi frammenti di un gigante di dimensioni classiche, le cui parti più significative hanno un peso stimato attorno ai 60 chili.

Foto tratta da La Nuova Sardegna