Dalla mattinata odierna è stata chiusa la prima parte di viale Trieste, da piazza del Carmine a via Caprera. Sono infatti cominciati i primi scavi ai lati della strada. Anche con la supervisione degli archeologici perché nell'area potrebbero essere dei reperti di origine romana.

A poche decine di metri, vicino alla stazione qualche settimana fa era stata rinvenuta una fontana di un acquedotto romano. La zona è stata transennata, è stato creato un corridoio centrale per consentire ai residenti di raggiungere abitazioni e garage privati. Qualche disagio per le attività commerciali isolate dal cantiere: da oggi il primo tratto di viale Trieste non è zona di passaggio.

Anche la chiesa del Carmine ha sempre meno fedeli: dallo scorso novembre - spiega il parroco Giuseppe Basile - la chiesa principale è stata chiusa in previsione dei lavori. Rimane aperta una cappella, ma molti non lo sanno. Per le operazioni di carico e scarico camion e furgoni si fermano in piazza del Carmine e poi gli addetti portano la merce alle attività commerciali con i carrelli. Qualche disagio anche per gli automobilisti sorpresi dalle modifiche alla viabilità: via Caprera ora si può percorrere solo in discesa mentre via Maddalena si può percorrere in direzione via Roma con obbligo di svolta a destra.

"Il Comune farà di tutto per limitare i disagi - spiega l'assessore comunale al Traffico, Alessio Mereu - i commercianti pagano il prezzo più alto. Per lo scarico di particolari merci sarà possibile mettersi d'accordo con l'impresa. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata, ma volevamo fare il massimo per rilanciare viale Trieste, ultimamente abbastanza pericolosa anche per le piante e per la sicurezza in generale. Quando i lavori saranno finiti tutte queste difficoltà saranno ripagate".

I lavori sono divisi in cinque lotti: finito il primo intervento si riaprirà il tratto di strada interessato dai lavori iniziati oggi e si proseguirà in direzione via Roma.