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Giovedì 14 settembre suonerà ufficialmente la prima campanella di scuola in Sardegna, ma sono tanti gli istituti che hanno deciso di anticipare l'avvio delle lezioni il prossimo lunedì, 11 settembre.
Tra questi, paradossalmente, ce n'è uno a Cagliari che ha le aule inagibili per i lavori non ancora ultimati e dove verranno montate delle tende. Ma anche per montare queste tensostrutture provvisorie da parte della Protezione civile ci vorrà un'altra settimana e così lunedì la scuola elementare di via Stoccolma rimarrà chiusa.
Il Comune infatti, in una nota, precisa che per allestire 10 aule temporanee nel campo sportivo adiacente alla scuola occorrerà un periodo approssimativo di sei giorni lavorativi. La soluzione più logica - inizialmente scartata - a questo punto è il trasferimento provvisorio di alunni e insegnanti in un'altra scuola messa a disposizione dell'amministrazione comunale.
"Alla dirigente è stata prontamente riproposta - fanno sapere dal Comune di Cagliari - la possibilità di utilizzare la scuola Italo Stagno di via Is Mirrionis come alternativa temporanea per ospitare gli alunni e le attività didattiche. Questa soluzione prevede anche il servizio di scuolabus per i trasferimenti da e per la scuola di via Stoccolma, garantendo così che gli studenti possano continuare a frequentare la scuola in modo regolare".
Una vicenda che sta scatenando polemiche, anche politiche, nel capoluogo sardo. E i genitori dei piccoli alunni insorgono. Difficile che accettino il trasferimento in una scuola di un altro quartiere. E annunciano proteste. Proprio per lunedì, alle 8.15 in punto, orario d'inizio delle lezioni, era stata organizzata una manifestazione all'ingresso della scuola e un nastro nero sarebbe dovuto essere sistemato nell'inferriata "in segno di lutto per la morte della scuola primaria di via Stoccolma", spiegano. Ma tutto è saltato - spiegano gli organizzatori del sit-in - perché non c'è il tempo necessario per le autorizzazioni da parte degli organi di polizia.
E la scuola elementare di via Stoccolma porge le sue scuse: "Rincresce enormemente - si legge sul sito - dover procrastinare l'avvio dell'anno scolastico per cause non dipendenti dall'amministrazione scolastica. La dirigente, i docenti e tutto il personale porgono avviliti e sconfortati le più sentite scuse a tutte le famiglie coinvolte per l'incresciosa contingenza".