Per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza maschile sulle donne, domani, sabato 25 novembre alle ore 18.00 in Piazza Santo Sepolcro a Cagliari, la rete femminista Non Una Di Meno dice no anche a Cagliari alla violenza maschile sulle donne attraverso le voci di chi questa violenza l’ha vissuta in tutte le sue forme, fisiche, economiche e psicologiche. Una violenza che è articolata in una molteplicità di forme e aggredisce tutti i campi dell’esistente: dal lavoro alla salute sessuale e riproduttiva, passando per la formazione e la narrazione mediatica.

Perché questa voce sia la voce di tutte, NUDM Cagliari chiede alle donne di reagire condividendo le proprie storie come atto libero e consapevole: "durante la serata verranno lette testimonianze di episodi di molestia e di violenza, accompagnate dall’energia delle Tambura Battenti. Ogni persona potrà portare in piazza la sua testimonianza in forma scritta da appendere con una molletta al filo rosso che unirà tutte le nostre storie di sopravvissute, rappresentando come la condivisione e la collettività possano darci la forza di reagire e rialzarci".

In vista dell’appuntamento, NUDM Cagliari chiede perciò alle donne tutte "di condividere le proprie storie come reazione alla violenza perché siano lette in piazza, inviandole, anche in forma anonima, all’indirizzo nonunadimenocagliari@gmail.com. È intenzione delle organizzatrici garantire a tutte le testimonianze lo stesso spazio in modo equo".

Così, dopo la manifestazione e lo sciopero dello scorso 8 marzo e il sit-in del 28 settembre per la Giornata internazionale contro la penalizzazione dell’aborto, continua il percorso di NUDM Cagliari. Un viaggio fondato sul bisogno di confronto e sulla volontà di mettere in comune le pratiche e l’entusiasmo di chi opera nel quotidiano e dal basso per affermare l’autodeterminazione delle donne e contrastare la violenza maschile. Una sfida complessa ma irrimandabile.

"L’essere portatrici e rappresentanti di tante e differenti modalità di autorganizzazione (associazioni, centri antiviolenza, collettivi femministi e singole) è fonte di arricchimento nel cammino verso la libertà collettiva e individuale – mentale, fisica e di possibilità – da ciò che la società (patriarcale e neoliberista) impone. È per questo che, il 25 novembre, a Cagliari NUDM sceglie di far risuonare la voce delle donne nello spazio pubblico, in quegli spazi da cui sono state e per certi versi continuano a essere escluse. Scendere in piazza vuole essere un atto di ribellione di fronte all’essere considerate, viste e trattate come vittime e come oggetti. Per questo, l’evento vuole dare alle donne tutte la possibilità di esprimersi e sentirsi a proprio agio senza sbandieramento di identità partitiche e sindacali e per imporre un nuovo ordine del discorso".