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“No alla chiusura, siamo a terra”: è il grido d’allarme che si leva dal mondo delle palestre e delle piscine, dei locali e della ristorazione che questa mattina sono scesi in piazza per manifestare contro le misure restrittive imposte dal Governo.
La prima manifestazione è stata organizzata alle 10:30 davanti al Palazzo della Regione e ha coinvolto referenti delle manifestazioni sportive, rappresentanti delle Asd e atleti.
Ad ascoltarli il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais, “È giusto che la politica sia vicina, così a mezzogiorno abbiamo programmato un incontro con una vostra delegazione”
Alle 11:30 è sceso in piazza del Carmine il mondo dei locali e della ristorazione, un'iniziativa organizzata da Fipe — Confcommercio “per ricordare il valore economico e sociale del settore e chiedere alla politica un aiuto per non morire”.
“Il piatto piange e la musica è finita. Non soltanto i ristoranti, svuotati dall'effetto psicologico negativo determinato dall'impennata di nuovi casi, ma anche i bar, i locali di intrattenimento e le imprese di catering e banqueting, impossibilitati a lavorare a causa delle restrizioni sugli orari di apertura e sui partecipanti a eventi e matrimoni. Un'emergenza nell'emergenza sulla quale le associazioni di categoria con in testa la Fipe”.