Questa mattina a Cagliari, presso gli uffici della procura si è presentato Massimo Temussi, presidente di Anpal Servizi, per rispondere alle domande dei magistrati nell'ambito dell'inchiesta 'Monte Nuovo', culminata con l'arresto di 31 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione segreta, associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e altri reati come peculato e corruzione.

Indagato con l'ipotesi di abuso d'ufficio e rivelazione di segreto all'epoca in cui ricopriva l'incarico di commissario straordinario dell'Ats, il manager, riferisce la società in una nota firmata dagli avvocati Stefano Porcu e Gaetano Scalis, "ha fornito ogni elemento utile per escludere categoricamente qualsivoglia suo coinvolgimento nell'associazione per delinquere contestata nell'ambito di tale procedimento, e/o nei fatti alla medesima collegati, ipotesi per le quali il dott. Massimo Temussi non è indagato (né in alcun modo coinvolto)".

Quanto all'ipotesi di reato che gli viene contestata, "relativamente alla indizione della procedura di concorso per il conferimento di incarichi di direzione del reparto di terapia del dolore afferenti ai presidi ospedalieri di Olbia, Nuoro e Cagliari, ha altresì riservato - precisano i suoi legali - il deposito di una memoria esplicativa al fine di dimostrare la perfetta legittimità del proprio operato".