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I bambini e le bambine della scuola di via Stoccolma a Cagliari non torneranno a scuola l'11 settembre. La protezione civile ha fatto sapere di aver bisogno di più tempo per montare le tensostrutture e avere quindi a disposizione le 10 aule temporanee nel campo sportivo vicino alla scuola. La comunicazione all'istituto è arrivata ieri in tarda serata. "Rincresce enormemente - si legge sul sito della scuola - dover procrastinare l'avvio dell'anno scolastico per cause non dipendenti dall'amministrazione scolastica. La dirigente, i docenti e tutto il personale porgono avviliti e sconfortati le più sentite scuse a tutte le famiglie coinvolte per l'incresciosa contingenza".
Il Comune di Cagliari spiega in una nota che cosa è successo: "È pervenuta ieri al Comune dalla Direzione Generale della Protezione Civile della Regione Sardegna una comunicazione ufficiale riguardo ai lavori di consolidamento strutturale pianificati per la Scuola primaria di via Stoccolma a Cagliari e l'inevitabile necessità di interrompere l'attività didattica. Corredata da una dettagliata relazione, la nota precisa che per allestire 10 aule temporanee nel campo sportivo adiacente alla scuola occorrerà un periodo approssimativo di 6 giorni lavorativi".
Il Comune rilancia anche l'ipotesi di un trasferimento allo Stagno: "Alla dirigente è stata prontamente riproposta - spiega l'amministrazione - la possibilità di utilizzare la Scuola Italo Stagno di via Is Mirrionis come alternativa temporanea per ospitare gli alunni e le attività didattiche. Questa soluzione prevede anche il servizio di scuolabus per i trasferimenti da e per la Scuola di via Stoccolma, garantendo così che gli studenti possano continuare a frequentare la scuola in modo regolare".
L'opposizione in Comune ha presentato un'interrogazione, firmata da Matteo Massa , che ha dichiarato: "In questi anni di Giunta Truzzu la città purtroppo ha dovuto assistere troppo spesso a ritardi, distrazioni, approssimazioni ed errori, anche grossolani. politica e amministrativa sempre più dannosa e insostenibile. Ma quando l'incapacità colpisce i bambini e la scuola, arrivando anche solo a immaginare di infilarli nei tendini per studiare, si devono individuare le responsabilità ei responsabili si devono dimettere. Non ci possono essere giustificazioni e tolleranza “.
"Un danno enorme: per i piccoli, per le famiglie, per la credibilità e l'autorevolezza del Comune. Che blatera di grandi opere e che poi, in concreto, non è capace di portare avanti l'ordinaria amministrazione - ha scritto in un post pubblicato su Facebook il consigliere regionale Francesco Agus -. Mi chiedo per quale motivo le persone responsabili di questo enorme errore non hanno ancora presentato le loro dimissioni e perché il Sindaco, che sembra aver perso la voce, non le abbia richieste" .