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Un progetto di accoglienza per gli studenti rifugiati più meritevoli. Sono arrivati questa mattina all'aeroporto di Fiumicino i venti destinatari di borse di studio, che proseguiranno il loro percorso accademico in dieci atenei sparsi per l'Italia. L'iniziativa è dell'University Corridors for Refugees.
La meta di tre di loro è l'Università di Cagliari; una volta terminato il periodo di quarantena, potranno iniziare la loro esperienza nel capoluogo sardo. Gli studenti provengono da più parti del continente africano: Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo. Sono stati selezionati dalle commissioni delle rispettive università, sulla base del merito accademico e della motivazione.
Il rettore dell'Università di Cagliari, Mario Del Zompo, si dice soddisfatto e orgoglioso si aver preso parte al progetto: "Tra le parole chiave del piano strategico del nostro ateneo - spiega - c'è l'inclusione intesa come possibilità di facilitare il diritto allo studio delle persone, indipendentemente da colore della pelle, religione, genere e quant'altro. Questa è una delle tante occasioni in cui l'ateneo dimostra con i fatti di voler portare avanti il proprio programma: lo facciamo perché siamo espressione della coscienza della società sarda, che mostra ogni giorno di più di essere aperta, accogliente e moderna e condivide con noi questi valori".
"Questo è un passo concreto che conferma il nostro impegno continuo a favore dei rifugiati - riferisce Alessandra Carucci, prorettrice all'Internazionalizzazione -. Siamo orgogliosi di far parte di questo importante progetto, che offre ad alcuni studenti rifugiati un canale sicuro per arrivare nel nostro Paese e per poter proseguire i loro studi nelle nostre lauree magistrali, così da garantirsi un futuro migliore".
"Lavoreremo in stretta collaborazione con la Caritas diocesana di Cagliari - afferma -, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, per assistere i nostri 3 studenti in tutto il loro percorso. Auspichiamo sia solo l'inizio di un progetto che possa ripetersi nei prossimi anni con l'accoglienza di altri studenti rifugiati".
Secondo un rapporto UNHCR, intitolato Coming Together for Refugee Education, solo il 3% dei rifugiati a livello globale avrebbe accesso all'istruzione superiore, il restante 97% è privato di questa possibilità.