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I carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari hanno svolto nel corso della notte e alle prime ore dell’alba un ampio servizio generale di controllo del territorio nel quartiere di Sant’Elia, con contestuale esecuzione di un decreto di perquisizione su dieci abitazioni, emesso dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale (PM Tronci).
L’intervento ha riguardato in particolare il Palazzo Gariazzo. Sono stati impiegati 200 militari tra Reparto Operativo, Nucleo Investigativo, Battaglione Sardegna, Cacciatori di Sardegna, Nucleo Cinofili, Compagnia di Cagliari con le Proprie Stazioni ed il Radiomobile.
Un elicottero dell’Arma, appartenente all’Elinucleo di Elmas, ha volteggiato contemporaneamente sull’area interessata, illuminando con un potente faro i palazzi interessati dall’operazione.
Non vi erano ordinanze di custodia cautelare da eseguire, fanno sapere i Carabinieri, ma soltanto l’intento di far sentire in modo consistente e significativo la presenza dello Stato in una delle più importanti aree dello spaccio in città.
Era prevedibile, spiegano ancora i Carabinieri, che non sarebbero stati rinvenuti quantitativi significativi di stupefacenti, dal momento che chi pratica in maniera professionale questo tipo di business certamente non tiene la roba in casa.
Ad ogni modo, a parte il controllo di alcune persone ristrette ai domiciliari, sono state rinvenute decine di dosi marjiuana e, in un appartamento, dodici cartucce calibro 12 da fucile da caccia, non presente in loco, la cui detenzione abusiva integra un reato che verrà denunciato alla magistratura mandante.
Complessivamente sono state denunciate tre persone, per detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e per la detenzione delle cartucce. In una Cagliari dalle strade semideserte, l’area è stata interessata altresì da un servizio di “cinturazione” di quel solo settore di Sant’Elia, che ha svolto altresì la funzione di monitorare i palazzi dall’esterno, in un quadro di sicurezza che ha garantito lo svolgimento delle operazioni in totale serenità.
Non si è verificato alcun tipo di reazione inconsulta. In un appartamento i cui occupanti tardavano ad aprire, i cacciatori hanno utilizzato un ariete per sfondare la porta ma, dopo i primi due colpi, il portoncino blindato è stato immediatamente aperto.