Avrebbero generato e poi ceduto crediti di imposta inesistenti legati a ristori concessi per l’emergenza Covid per oltre 6 milioni di euro: due coniugi sono stati così denunciati dalla Guardia di Finanza di Cagliari.

L’operazione delle Fiamme gialle si inserisce nell’ambito delle attività di contrasto alle truffe perpetrate a danno dello Stato, delle Regioni e degli enti locali.

Si tratta del credito d'imposta riconosciuto per botteghe e negozi ex art. 65 del D.L. 17/03/2020 e art. 122 del D.L. 34/2020, oltre i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda ex art. 28 del D.L. 34/2020.

La normativa riconosce ai soggetti esercenti attività d'impresa sia un credito d'imposta pari al 60% dell'ammontare del canone di locazione degli immobili, relativo al mese di marzo 2020, sia un ulteriore credito d’imposta commisurato all’ammontare dei canoni di locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo, ovvero dei canoni dovuti in relazione a contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda che comprendono almeno un immobile a uso non abitativo con riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Crediti d’imposta che possono, in luogo dell’utilizzo diretto, essere ceduti ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Nell’ambito di queste misure, introdotte per fronteggiare le nefaste conseguenze economiche legate alla pandemia da Covid, i coniugi, secondo l’ipotesi formulata, avrebbero utilizzato più volte gli stessi contratti di locazione effettivamente posti in essere indicando importi di fantasia riuscendo in tal modo a truffare l’Agenzia delle Entrate quale Ente Erogante le risorse finanziarie.

Per queste azioni sono state denunciate alla locale Procura della Repubblica le fattispecie ex art. 316 ter (indebita percezione di erogazioni pubbliche), 648 ter (impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita), 648 ter1 (auto-riciclaggio) del Codice Penale.

Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle cagliaritane hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione e sequestro preventivo finalizzato alla confisca per 4 immobili situati in Cagliari e provincia, 3 imbarcazioni, 8 orologi Rolex, 8 penne Montblanc, 4 dispositivi elettronici "Apple", 13.900 di valore nominale di quote societarie,  5 autoveicoli (di cui 2 auto di lusso) e 2 motocicli.

L’intervento si inserisce nel più ampio ed articolato dispositivo della Guardia di Finanza finalizzato al corretto impiego dei fondi pubblici destinati ad aiutare la crescita produttiva e occupazionale e a contribuire ad arginare l’impatto negativo della grave crisi economica, sociale e sanitaria che il Paese e l’Europa stanno vivendo.