Giorno di protesta numero 17 per gli operatori socio sanitari del Policlinico di Monserrato, che hanno piazzato le tende sotto l'assessorato regionale della Sanità in via Roma a Cagliari per chiedere continuità lavorativa e la stabilizzazione dopo anni di sacrifici per dare una mano negli ospedali nel periodo del Covid.

Al freddo, con la pioggia che bagna le tende, visitate anche dai topi, i 36 precari proseguono la loro lotta e proseguiranno la battaglia a oltranza fino a quando non avranno risposte dalla politica.

"Siamo stati sostituiti, usati e siamo stanchi - ripetono - Abbiamo contribuito alla lotta contro il Covid, lavorato duramente e spesso in condizioni disastrose. Ci hanno chiamato eroi e ci hanno promesso una tutela che, invero, non è mai arrivata. La nostra manifestazione è il vessillo del nostro amore per la nostra azienda, un'azienda per la quale molti hanno speso energie, forze e professionalità. Abbiamo stretto la mano alle persone malate di Covid, impauriti dal dover morire soli, lontani dalla loro amata famiglia e dalla loro casa. Abbiamo mantenuto un' adeguata assistenza di base e aiutato schiere di infermieri e dottori. Eravamo spaventati anche noi - osservano - E ora veniamo presi in giro due volte, anche da chi ci aveva promesso una continuità lavorativa".

Dopo la visita della presidente della Regione in pectore Alessandra Todde e dell'esponente dei progressisti Francesco Agus, nelle tende si intravvede anche qualche paziente che li ha conosciuti personalmente e ha voluto manifestare la propria solidarietà.

"Sono stato ricoverato un mese nel reparto di cardiologia del Policliiico - racconta all'ANSA volendo restare anonimo - conosco alcuni di loro. Ho visto il loro impegno ogni giorno e ogni notte quando era necessario stare vicino ai pazienti, agli anziani a chi aveva bisogno di essere sostenuto. Non si possono gettare alle ortiche professionalità come queste che hanno dato tantissimo alla azienda ospedaliera".