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Ieri notte, sabato 4 maggio, il simulacro di sant’Efisio è rientrato nella chiesetta del quartiere Stampace.
Una processione intensa e suggestiva tra canti di preghiera, i suoni delle launeddas, gruppi in costume e cavalieri.
Così, anche quest’anno Cagliari, da 363 anni, ha sciolto il proprio voto a sant'Efisio: nel 1656 l'Amministrazione comunale cagliaritana promise che se il Santo fosse riuscito a sconfiggere la peste, che decimò la popolazione, ogni anno si sarebbero svolti una processione e dei festeggiamenti in suo onore, partendo dal quartiere di Stampace, fino ad arrivare a Nora, dove il santo era stato martirizzato.