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Questa mattina un corteo, partito da viale Trento a Cagliari e arrivato fino a piazza del Carmine, ha visto la partecipazione di circa seimila persone nel giorno dello sciopero generale in Sardegna: "Oggi siamo in piazza per dire basta a una situazione in cui si alternano i governi ma la situazione non cambia, la gente continua a essere disoccupata e continuiamo ad avere una povertà allarmante", sono state le parole di Francesca Ticca, segretaria regionale della Uil.
"Non si può parlare di politiche attive per il lavoro, di ripresa economica reale e concreta, di qualità di vita diversa delle persone - ha precisato Ticca - se non riparte il sistema industriale, che deve ripartire pensando che la Sardegna deve avere pari opportunità rispetto alle altre regioni italiane".
Assente la Cisl: "Speriamo che capiscano in fretta, dopo la manifestazione di qualche giorno fa, che la Uil e la Cgil sono dalla parte giusta, abbiamo necessità di rimettere insieme, in Sardegna in particolare, l'unità sindacale", ha precisato la segretaria. "Rispettiamo una scelta legittima - ha aggiunto il segretario organizzativo nazionale della Uil Emanuele Ronzoni -, ma pensiamo che in questo momento ci sia bisogno di sentire la nostra voce, se non lo facciamo ora quando si può scioperare. Speriamo che il dialogo vada avanti e si possa ricucire".