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Ieri pomeriggio, la Polizia ha ricevuto una chiamata da parte di un uomo che dichiarava di aver appena appiccato il fuoco alla propria autovettura e di volerci salire a bordo per porre fine alla propria esistenza. Un equipaggio della Squadra Volante è immediatamente accorso sul posto dove era già presente una squadra dei Vigili del Fuoco intenta a spegnere le ultime fiamme. I poliziotti non hanno però trovato l’uomo in questione, rinvenendo esclusivamente un cellulare ormai completamente bruciato.
Durante le costanti ricerche della persona nelle zone limitrofe, gli agenti hanno notato una grosse nube scura provenire da via Bernardi. Arrivati sul posto, gli agenti, come da loro riferito, sono stati avvicinati da un ragazzo, il quale affermava che l’incendio era stato appena appiccato dal proprio cugino, Silvano Baccoli, 45enne cagliaritano, ben noto alle Forze di Polizia, il tutto confermato da un video che lo stesso aveva postato sul social network Facebook.
In pochissimo tempo l’incendio appena appiccato ha raggiunto dimensioni quasi incontrollabili, rendendo molto difficoltoso l’operato dei Vigili del Fuoco, i quali, a causa anche del forte vento di maestrale, hanno trovato parecchia difficoltà a domarlo. Le fiamme, infatti, si sono propagate in pochissimi minuti fino all’ingresso delle abitazioni della zona, causando danni ingenti agli immobili e alle auto parcheggiate lì nei pressi. Solo grazie al tempestivo intervento della Polizia e dei Vigili del Fuoco, si è potuto evitare che gli abitanti del quartiere rimanessero coinvolti.
A conferma dell’atto provocato volontariamente di Baccoli, ha spiegato la Polizia, ci sono le immagini del sistema di videosorveglianza di una delle abitazioni coinvolte e acquisite dai poliziotti, le quali mostrano Baccoli che dopo aver armeggiato con qualcosa tra le sterpaglie si allontana repentinamente seguito dalle fiamme.
Le ricerche del piromane si sono protratte fino a sera, quando, dopo la pubblicazione di un altro video su Facebook nel quale l’uomo si filmava con in mano una corda affermando di volersi impiccare, gli agenti hanno riconosciuto il luogo in questione come una palestra in disuso di via degli Stendardi. Subito accorsi, gli operatori hanno trovato l’uomo riverso nelle scale antincendio dell’edificio, scosso e sporco di fuliggine. Baccoli è stato visitato da personale del 118 il quale ne hanno assicurato le buone condizioni. A conferma della sua colpevolezza, ha sottolineato la Polizia, gli accendini trovatigli nelle tasche dei jeans, nonché la presenza di un forte odore di benzina nelle mani.
Tratto in arresto per incendio, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa dell’udienza direttissima prevista per questa mattina.