La bellissima Cagliari delle grotte, dei complessi sotterranei, delle cripte e cisterne ma anche degli acquedotti lunghi chilometri e di passaggi segreti medievali. È stata approvata all’unanimità la mozione per la valorizzazione dell’altra Cagliari, la città sotterranea  presentata dai consiglieri comunali Marcello Polastri (Sardegna Forte) e Loredana Lai (Psd’Az).

 “Si pensa al colle San Michele e a Tuvixeddu”  sostiene Marcello Polastri, primo firmatario del dettagliato documento, che ha come obiettivo, quello di arricchire l’offerta turistico-culturale di Cagliari, con l’aggiunta di itinerari sotterranei di grande suggestione, che affiancheranno la visita di torri medievali o dell’anfiteatro, “come ad esempio le cavità monumentali dei colli e delle piazze cittadine” ha ribadito Polastri, nel suo ruolo di consigliere ma anche da autore di numerose pubblicazioni sull’argomento delle esplorazioni della città celata sotto alle strade e alle piazze.

“È una mozione lodevole - ha detto l’assessora alla cultura Maura Picciau - perché come Roma o Napoli sotterranea, anche Cagliari potrà contare su simili e nuove attrazioni se meglio rese fruibili, con le necessarie risorse”.

“Anche in chiave turistica - ha sostenuto l’assessore Alessandro Sorgia - la Mozione di Polastri e Lai - creerà, se approvata, una positiva ricaduta per il turismo e per dare una boccata di ossigeno alle tante guide turistiche di un settore gravato lavorativamente per gli effetti della pandemia”. Ora via ai lavori di ripulitura di alcuni sotterranei e alla loro messa in sicurezza per ricevere le prime visite?

“È necessario pianificare e agire, ciascun assessorato per le proprie competenze” ha sostenuto il vicesindaco Giorgio Angius.

Per l’opposizione, con l’intervento della consigliera Marzia Collocu, “è necessario che il Comune ora si attivi e valorizzi per davvero la città sotterranea come da atto depositato da Polastri e Lai, per rendere fruibili nuovi monumenti sotterranei. Noi vigileremo affinché ciò possa accadere, come da intenzioni”. La mozione è stata approvata all’unanimità con 30 voti su 30 presenti.