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Oggi in Consiglio comunale verrà discussa la mozione per la valorizzazione dei siti più significativi della Cagliari sotterranea. Parliamo di ipogei, gallerie, cunicoli, cave, rifugi e strutture complesse riutilizzate per più di due millenni: dalla Necropoli di Tuvixeddu ai suggestivi ospedali di guerra, dai bunker alle stazioni radiotelegrafiche e tanti altri ambienti ipogei riusati dai militari, pur sempre celati sotto le strade, le colline, i parchi urbani e diverse altre aree del vissuto cittadino e della storia universale. Si pensi, ad esempio, all’Anfiteatro romano. Il tutto è stato studiato da ricercatori esperti, sodalizi esplorativi e gruppi speleologici che hanno contribuito a divulgare la conoscenza di ambienti ipogei meritevoli di una sinergica azione di salvaguardia, di valorizzazione, e di una fruizione anche turistica.
Alcuni di questi siti, come ad esempio la Domus de Janas di San Bartolomeo, furono usati a partire dalla lontana preistoria, sono stati dunque “la culla della civiltà cagliaritana” e, all’occorrenza, trasformati come ad esempio la Cripta di Santa Restituta, in rifugio anti-bombardamento al tempo seconda guerra mondiale.
La salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-culturale e del bagaglio di conoscenze sugli ambienti ipogei di Cagliari, rientra nelle linee programmatiche di governo della città, per sviluppare, all’insegna della sicurezza per i possibili fruitori, forme di tutela e di valorizzazione intelligente e innovativa di “Cagliari sotterranea”.
Per questo i consiglieri Marcello Polastri e Lorena Lai hanno proposto la mozione rivolta al Sindaco e alla Giunta per promuovere, entro i limiti del bilancio comunale e a programmare attività di pulizia, messa in sicurezza, valorizzazione e apertura al pubblico di altri siti di Cagliari sotterranea, reperendo le necessarie risorse per valorizzare questo patrimonio dal valore incommensurabile, il quale, se meglio tutelato anche all’insegna della sicurezza urbana e della cultura, diverrà un valore aggiunto se non addirittura una peculiarità anche per l’immagine e l’indotto turistico del capoluogo isolano.