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Sono oltre 50 i negozi truffati, per un importo di circa 200 mila euro, da parte della organizzazione sgomitata questa mattina dai carabinieri.
In carcere per associazione a delinquere finalizzata alle truffe sono finiti Maicol Sanna, di 29 anni, Massimo Perra, di 30, e il coetaneo Alessandro Podda. Ai domiciliari Omar Sanna e Ireneo Melis, entrambi di 32, e Renato Tassi, di 53. Ricercato un altro uomo, considerato al vertice dell'organizzazione e destinatario di una delle ordinanze in carcere.
Denunciato anche un 23enne, mentre nel corso delle indagini sono state indagate altre nove persone. La truffa, secondo quanto accertato dai carabinieri della stazione di Villanova, comandata dal luogotenente Pompeo Formato, con la supervisione del capitano Eugenio Fatone, comandante la Compagnia di Cagliari, durava da due anni. I componenti dell'organizzazione hanno aperto una ventina di società individuali ed Srl e 15 conti correnti bancari e postali, utilizzando spesso dei prestanome.
Dopo piccoli depositi richiedevano subito carnet di assegni. I sette hanno pagato merce di ogni genere, dalle pellicce ai computer, passando per capi griffati, generi alimentari ed elettronica, con gli assegni. Ma nei conti correnti non c'era nemmeno più un euro.
L'organizzazione agiva rapidamente, studiando la tempistica degli istituti di credito, in modo che i negozianti si accorgessero della truffa solo quando l'assegno veniva respinto. La merce acquistata con i titoli scoperti veniva poi rivenduta in vari mercatini rionali e via internet a prezzi stracciati.