Infertilità, difficoltà socioeconomiche, un mondo che cambia: le persone fanno sempre meno figli e sempre più tardi, soprattutto in Sardegna. Sono questi i motivi che hanno spinto il gruppo Genera, che da molti anni ormai si occupa con curiosità e passione di medicina della riproduzione, ad aprire una nuova clinica a Cagliari, la prima nell'Isola.

L'età media al primo figlio in Italia è di 32,4 anni, tra le più alte in Europa (29,7 anni nel 2022). In Sardegna i dati evidenziano un situazione ancora più critica, con un'età media delle primipare di 33,2 anni. In questo quadro si inseriscono ostacoli di vario tipo, da quelli prettamente medici - su 10 coppie circa il 20% ha difficoltà a procreare, vent'anni fa la percentuale era la metà -, a quelli economici e sociali, con un sensibile aumento dell’incidenza di povertà assoluta sia individuale - salita al 9,7% (dal 6,9% del 2014) - sia familiare - cresciuta all’8,4% (6,2%) - e una popolazione che cambia a livello globale, tra il capitalismo che poco tempo lascia alla famiglia e un'emancipazione femminile crescente che vuole sempre più donne, al pari degli uomini, dedite alla cura della propria carriera e del proprio sviluppo personale, prima della scelta di rivolgere queste attenzioni a un altro essere umano.

"La scelta o la necessità di procrastinare la gravidanza è uno dei principali motivi alla base dei problemi di infertilità perché, anche se la vita media delle donne è brillantemente aumentata in questi anni, superando gli 85 anni, il sistema riproduttivo femminile continua ad avere il suo picco di funzionalità attorno ai 30 anni, per poi calare progressivamente dopo i 35 anni. In Sardegna abbiamo l'età media al parto più alta d'Italia, ciò significa che le donne sarde si affacciano più tardi alla ricerca della maternità rispetto alla media italiana e sono per questo più esposte al rischio di incontrare ostacoli al concepimento", spiega Giovanni Monni, medico specialista in Ginecologia e Ostetricia con un'esperienza quarantennale e figura di spicco del capoluogo sardo nel settore e ora direttore del centro Genera di Cagliari.

Operativa da inizio luglio, con il 36% di "bambini in braccio" per singolo trasferimento di embrione e il 90% al terzo ciclo, la settima clinica Genera a livello nazionale, con un team in larga parte femminile, tra medici ed embriologi, si propone di "mettere a disposizione cure d'eccellenza ovunque il cittadino si trovi sul suolo italiano", spiega de Felice.