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Sabato 12 aprile alle 10.30, presso l'Aula Consiliare del Comune di Sardara si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Tragogò FEST 2025 / Festival della Risata, organizzato dal Teatro Tragodia e giunto alla seconda edizione (con la direzione artistica di Gabriele Cossu - special guest il giornalista e scrittore Marcello Atzeni).
Sono intervenuti: il sindaco di Sardara, Giorgio Zucca, l'assessore alla cultura del Comune di Sardara, Antonio Mameli, l'attrice nonché responsabile stampa Anna Brotzu, la regista Virginia Garau e Giuseppe Onnis, del Teatro Tragodia, il giornalista e scrittore Marcello Atzeni, l'attore e comico Daniele Contu.
L'amministrazione comunale ha sottolineato la scelta di investire nella cultura per la crescita della comunità, senza dimenticare le attrattive turistiche del territorio (centro storico e terme, per dirne due). Ed è proprio l'associazionismo trasversale che punta a valorizzare il territorio e la comicità sarda, arrivata alla rilevanza nazionale (e anche oltre!).
Il sindaco ha infatti tenuto a ringraziare gli artisti che, pur calcando di consueto palchi in Italia e all'estero, hanno deciso di mettersi in gioco in una piccola comunità come Sardara, che rappresenta sempre un'incognita e richiede uno sforzo maggiore rispetto alle realtà delle città. Del resto, "Sardara è bellissima e ha bisogno di crescere, col turismo e con iniziative come questa!".
Successivamente Anna Brotzu, che in ambito di teatro (in particolare) e di manifestazioni culturali (in generale) non è solo giornalista e intenditrice ma anche praticante, ha evidenziato che il cartellone del festival coinvolge diverse fasce di età, cosa importante ed utile nel mostrare e far apprezzare la giocosità del teatro fin da giovani. Per imparare, poi, ad andare anche oltre, a scavare più a fondo, proprio come scriveva Pirandello nel suo saggio "L'umorismo", cogliendo il lato ironico e comico da un lato, quello riflessivo dall'altro, nelle cose drammatiche ("al comico sott'entra il reale").
"È un festival che tocca tutti gli aspetti della vita e della società, che fanno parte della crescita di tutti noi, non solo come persone, ma anche come popolo. Il teatro comico, se vogliamo, rappresenta l'origine stessa del teatro, che si sviluppa dalla "forma" della commedia. Il rito teatrale deve stare dentro spazi precisi, coi momenti per le azioni e le battute ma anche con silenzi e pause. Però, si accompagna anche una dimensione di festa, riprendendo la quale Sardara punta ad accendere il fuoco del teatro, a partire dai più giovani".
Daniele Contu ha ricordato come sia una "lotta" fare spettacoli facendo pagare un biglietto nelle comunità della Sardegna che non siano città, invitando tutte le amministrazioni a non fare un solo tentativo ma a crederci ed investire. Contu evolve e fonde la stand up comedy (dove il pubblico interagisce, più o meno ed in vari modi) al teatro di quarta parete ("muro immaginario" posto di fronte al palcoscenico, attraverso il quale lo spettatore osserva l'azione che si svolge nell'opera rappresentata. È idealmente il completamento delle tre pareti che normalmente formano il palcoscenico).
Una rielaborazione della realtà che segue la regola delle 3P: possibile, plausibile, probabile. La ventriloquia, l’improvvisazione teatrale e la produzione musicale sono gli strumenti che l'artista utilizza a servizio dell’equazione: comicità = verità + dolore, affinché rimanga qualcosa allo spettatore, al di là della (doverosa) risata fine a se stessa. Del resto, la comicità più forte è quella che porta in scena la realtà.
Il personaggio di Ignazino -per esempio- fa capire che dietro gli ex tossicodipendenti ci sono comunque persone con un'anima e capaci di trasmettere tanto (Daniele racconta che il personaggio è tratto da un soggetto realmente esistito e conosciuto, nella realtà della Selargius di quando era bambino, dove dopo le otto di sera era raccomandabile il coprifuoco e dove per andare a scuola bisognava spesso fare lo slalom tra le siringhe).
"Far ridere è una cosa seria!" -parola della regista e drammaturga Virginia Garau, cofondatrice e direttrice artistica di Teatro Tragodia ed ideatrice del Festival- "la comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica, ma anche punto di partenza per importanti riflessioni pratiche, teoriche e anche politiche sull'arte. Il Tragogò Fest, il festival della risata giunto alla sua seconda edizione, nasce con l’intento di animare Sardara e il territorio del Medio Campidano e della Marmilla, coinvolgendo anche le scuole, per ridere insieme e approfondire al contempo tematiche importanti, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Riso e risata, un binomio ideale per affrontare con ilarità temi di rilevanza sociale e culturale".
Il sipario del festival s'alza per la sua prima venerdì 25 aprile alle 21, al Cine/Teatro Comunale di Sardara, con l'intervento dello scrittore e giornalista Marcello Atzeni, fine umorista sulle tracce del suo quasi omonimo Marcello Marchesi, nonché conoscitore della cultura e del costume, che introduce lo spettacolo dell'attore, comico e ventriloquo Daniele Contu, intitolato “Maa Veraamente?”. Lo spettacolo è un monologo per attore e pupazzi, ideato e interpretato da Daniele Contu, dove l'artista "mette in scena esclusivamente personaggi esistenti o esistiti e in situazioni veramente accadute, esasperandone la sofferenza in chiave umoristica, con ironica intelligenza e intelligente ironia".
Nel suo divertente e coinvolgente one-man-show, l'artista offrirà "90 minuti più recupero, tra risate, lacrime e riflessioni, perché la filosofia di Daniele Contu è una sola: non esiste risata liberatoria senza dolore reale". Riflettori puntati – venerdì 2 maggio alle 21 – su Pino & Gli Anticorpi, il duo formato dai fratelli Michele e Stefano Manca, protagonisti di “ZEITGEIST – Lo spirito dei tempi… comici”: "una girandola di numeri comici e personaggi che si avvicendano sul palco senza soluzione di continuità, a rappresentare i vari modi di far ridere".
Dal cabaret alla clownerie passando per brevi monologhi, i due artisti sassaresi propongono un omaggio all’avanspettacolo e al “comico-spalla”: in scena il meglio del repertorio di Pino e gli Anticorpi, con una galleria dei loro personaggi più famosi, accompagnati dal musicista Carlo Pieraccini, in un 'caleidoscopio di umorismo surreale, una rappresentazione dell’umana follia, ovvero uno spettacolo comico sui tempi comici".
Ironia in scena – sabato 10 maggio alle 21 – con Ignazio Deligia in “Poliedrico”, per una serata di risate e emozioni: l'artista racconta storie di vita del suo quartiere, San Michele a Cagliari, insieme ai ricordi delle tante esperienze nelle piazze e degli spettacoli e dei concerti in giro per tutta la Sardegna. “Poliedrico” è un one-man-show che rimanda alle atmosfere di un rione popolare, alle situazioni comiche e grottesche e ai personaggi “emblematici”, intrecciano note autobiografiche e un vivido affresco della periferia metropolitana. E poi la musica, con "un viaggio nel repertorio di 40 anni con gli Amakaius".
Tra riflessioni personali e momenti di interazione con il pubblico, tra il serio e lo scanzonato Ignazio Deligia descrive tra luci e ombre la realtà “difficile” ma anche animata e vivace di un quartiere con le sue contraddizioni, tra gustosi “bozzetti” urbani , per mettere in risalto la bellezza e la complessità di certe "zone della città troppo spesso viste, purtroppo, come dei ghetti".
Viaggio tra le emozioni – sabato 24 maggio alle 21 – con “Tu Chiamale Se Vuoi” di e con l'attore e comico Gabriele Cossu: uno spettacolo "sulle nostre reazioni davanti agli eventi più o meno comuni che la vita ci propone; reazioni che possono essere buffe, divertenti o che possono diventarlo se raccontate a distanza di tempo". L'artista si ispira alle “emozioni” primarie – rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, disprezzo e disgusto – per elaborare la sua personale "analisi in chiave ironica del comportamento umano di fronte a diverse situazioni, da cui scaturiscono monologhi interessanti e divertenti su argomenti di attualità e temi che da sempre hanno fatto riflettere e discutere intere generazioni".
In scena con Gabriele Cossu, che interpreta alcuni dei suoi personaggi più riusciti, la cantante Pamela Lorico e il musicista Massimiliano Mereu.
Una matinée per le scuole – martedì 27 maggio alle 10 – con “Diversi? Unici!” del Teatro Tragodia: uno spettacolo a misura di giovanissimi, scritto e diretto da Virginia Garau, anche protagonista sul palco insieme con Daniela Melis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis e liberamente ispirato alle storie de The Addams Family. Le celebri vignette di Charles Addams offrono lo spunto per affrontare il tema della “diversità” con ironia e leggerezza, oltre i pregiudizi: le sue “strisce” rappresentano "un compendio di umorismo nero e di satira di costume che sbeffeggia tutte le idiosincrasie e i comportamenti “omologati” e “omofobi” della nostra società conformista e obsoleta".
Un argomento importante e delicato, specialmente nella moderna società multietnica: fondamentale comprendere che ciascun individuo è unico e irripetibile, e la diversità invece che un “problema” rappresenta un'opportunità di incontro e arricchimento reciproco.
Finale con brio – sabato 31 maggio alle 21 – con la nuova produzione dei padroni di casa: “Il Pasticcione” ovvero “S’Improddadori” del Teatro Tragodia, è una scoppiettante commedia scritta da Virginia Garau e Daniela Melis, liberamente tratta dal poema epico di Ulisse Sebis “Una bella Nadìada. Eros e Libido dei Sardi Pelliti”, che racconta una storia grottesca e paradossale, tra equivoci e scambi di persona, matrimoni e funerali.
Sotto i riflettori (in o.a.) Gino Betteghella, Virginia Garau, Daniela Melis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis prestano volto e voce ai protagonisti di una vicenda surreale: tre sorelle, Irma, Emma ed Anna attendono l'arrivo del feretro per le esequie della defunta Clara, ma il tuttofare Sisinni (il suo slogan, manco a dirlo, è “Problemi? Difficoltà? Pensieri? Ci Pensa Sisinni!” confonde il rito funebre con i preparativi per una cerimonia nuziale... in un'altra città... in un comico crescendo... tra imprevisti e coups de théâtre.