Un team di specialisti dell’ARNAS G. Brotzu di Cagliari ha eseguito con successo un intervento di alta complessità per l’asportazione di un tumore di oltre 3 chili su una paziente di 56 anni. L’operazione, effettuata il 10 febbraio 2025 dalla Struttura di Ginecologia Oncologica, diretta dal professor Antonio Macciò, ha rappresentato una sfida chirurgica di notevole difficoltà.

Un tumore invasivo che occupava l’intero addome

La paziente aveva notato la comparsa di una protuberanza allo stomaco alcuni anni fa, un rigonfiamento che, con il passare del tempo, si era ingrandito sempre più. Dopo i primi accertamenti, era stata sottoposta a un intervento di exeresi, che però non aveva dato i risultati sperati: la massa tumorale, di 30 cm per 20 cm, era ancora presente e continuava a crescere.

Di fronte alla persistenza della patologia, la donna ha deciso di rivolgersi all’ARNAS G. Brotzu, l’unica struttura ospedaliera in Sardegna con l’esperienza e le competenze necessarie per affrontare un caso così complesso.

Una scelta obbligata: l’intervento chirurgico

Dopo un’attenta valutazione, professor Macciò, insieme alla sua équipe, si è trovato di fronte a una decisione cruciale: operare o meno. “In medicina, talvolta si sceglie, altre volte si decide”, spiega il chirurgo. In questo caso, la gravità della situazione non lasciava alternative: il tumore era altamente invasivo, si estendeva dalla cute alla fascia posteriore dei muscoli addominali e infiltrava completamente i tessuti circostanti.

L’intervento, estremamente delicato, ha richiesto un’ampia incisione per individuare la massa all’interno della cavità addominale. La complessità dell’operazione è stata accentuata dalla necessità di una eviscerazione pelvica totale, che ha comportato l’asportazione di vescica, retto-sigma e dell’intera vagina, ormai compromessa dalla diffusione del tessuto neoplastico.

Un lavoro d’équipe multidisciplinare

L’operazione ha richiesto l’impiego di risorse considerevoli e il coinvolgimento di diverse competenze specialistiche all’interno dell’ARNAS Brotzu. L’elevato livello tecnico dell’intervento ha confermato l’ospedale come centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologica ginecologica, consolidando il suo ruolo nell’affrontare patologie complesse e ad alto rischio.

Grazie all’esperienza del professor Macciò e della sua équipe, la paziente ha potuto sottoporsi a un trattamento che le offre nuove prospettive di cura, dimostrando ancora una volta l’importanza della chirurgia oncologica avanzata nel garantire opportunità di guarigione anche nei casi più critici.