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"Apprendere che è stato rescisso il contratto d'appalto per i lavori nelle sale operatorie, per gravi inadempienze sul cronoprogramma del progetto, conferma purtroppo la scarsa considerazione in cui è stata tenuta la sofferenza delle persone che vivono direttamente o attraverso i familiari la malattia oncologica e conferma l'inadeguatezza della dirigenza dell'Arnas Brotzu, che dovrebbe trarne le conseguenze".
In una nota congiunta, i rappresentanti di diverse organizzazioni tra cui Cittadinanzattiva Tribunale dei Diritti del Malato, Dragon Karalis Pink Team, Fidapa Cagliari, Garante Metropolitano delle persone detenute, Il Giardino di Lu, Komunque Donne, Lega Italiana contro il Tumore, Maipiùsole contro il Tumore, Salute Donna, Sinergia Femminile e Socialismo Diritti Riforme ODV hanno espresso la loro posizione.
"Le perplessità manifestate dalle associazioni dei pazienti in più occasioni hanno oggi un riscontro oggettivo - aggiungono - I lavori, che sarebbero dovuti iniziare il 15 novembre scorso, non avevano neppure un progetto definitivo. Insomma è stato tutto uno scherzo, una vergognosa presa in giro per i pazienti".
"Nel plaudire al blocco del progetto, così com'era stato pensato, non possiamo esimerci dall'esprimere - osservano - un generale sgomento. Una scelta unilaterale non suffragata neppure da uno studio approfondito ha creato incertezze e preoccupazioni nelle persone affette da tumore. Ha creato un danno a chi ha sempre riposto fiducia nelle competenze delle professionalità sanitarie e ha impedito in questi ultimi mesi a molte persone di recarsi all'oncologico per avere le cure, spingendole invece fuori Sardegna. Sarà necessario capire in chi risiedono le responsabilità di questo disastroso periodo per la salute dei/delle cittadine, quello che chiedono i/le pazienti è un nuovo progetto di ristrutturazione meditato e condiviso".
"Un primo segnale positivo potrebbe essere anche quello di mettere subito mano al frontale dell'ingresso dell'oncologico dove - concludono - non è difficile immaginare che possano cadere i calcinacci sulla testa di qualche malcapitata/o. L'auspicio è creare le condizioni perché si rispettino i bisogni di salute e si esca da valutazioni ragionieristiche che finora hanno solo prodotto insicurezza e preoccupazione".