"Regolarizzate le posizione. Perché è giusto pagare in modo che tutte e tutti possano pagare meno", è l'invito rivolto alle cittadine e ai cittadini di Cagliari dal sindaco Massimo Zedda che questa mattina, venerdì 17 gennaio 2025 in Municipio, ha firmato con il Colonnello Alfredo Falchetti, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari, un Protocollo d'intesa per la collaborazione e lo scambio di informazioni in relazione al mancato pagamenti dei tributi locali. 

"Purtroppo negli ultimi anni – ha affermato il primo cittadino cagliaritano - è cresciuto il numero degli evasori, a causa dell'eliminazione del sistema di controllo della Polizia locale che aveva un nucleo di agenti dedicato. Questo a suo tempo si occupava delle sanzioni, della verifica, dell’andamento delle posizioni Tari e quindi dei pagamenti. Abbiamo ripristinato questo nucleo e oggi in collaborazione con la Guardia di Finanza abbiamo un potenziamento dell'attività di controllo. L’invito alle cittadine e ai cittadini è di regolarizzare la loro posizione rispetto ai tributi, poiché si rischia di determinare, anche in relazione al pregresso, un importo molto elevato. Andremo a riscuotere i cinque anni di mancati pagamenti: nessuno vuole arrecare un danno alle persone ma è giusto pagare affinché tutte e tutti possano pagare di meno. Così facendo potremo utilizzare le risorse per l'animazione culturale, di spettacolo, per le iniziative sociali e l'istruzione, ma allo stesso tempo anche per abbattere le tasse".

Per garantire il recupero delle somme non pagate, l'Amministrazione comunale ha richiesto il supporto della Guardia di Finanza. È stato avviato un dialogo per scambiare informazioni al fine di ristabilire la conformità fiscale per coloro che non adempiono completamente o in parte ai loro obblighi tributari.

"Ben volentieri accettiamo e chiediamo di poter collaborare con la Pubblica Amministrazione – ha detto il Colonnello Falchetti - per svolgere al meglio la nostra attività quotidiana. Veniamo visti come quelli che vanno a recuperare le tasse ma questo significa far pagare il giusto alla collettività. Perché il recupero dell’evasione coincide con il pagamento inferiore di chi si uniforma alle leggi e quindi un vantaggio per chi la legge la rispetta. Grazie alla collaborazione con l'Amministrazione comunale potremo calibrare meglio gli interventi verso chi ha indici di evasione più alti. Un vantaggio per noi ma soprattutto per la popolazione di Cagliari".

"Cagliari è l'unico capoluogo di Regione che ha raggiunto un conferimento che si avvicina all'80% dei rifiuti - ha aggiunto il Sindaco Zedda -. Considerando che 180mila veicoli, ogni giorno, entrano in città, potremmo dire che più del 90% della popolazione cagliaritana svolge nella quotidianità uno smistamento di rifiuti corretto. Abbiamo una porzione di popolazione virtuosa ed è giusto studiare dei premi. Inoltre, potremmo coinvolgere gli altri sindaci della Città metropolitana nell’evoluzione del protocollo sottoscritto oggi. Le cifre del pregresso riguardanti la Tari ammontano a circa 60 milioni di euro. Il mancato incasso annuale è di 12/13 milioni di euro, per cui, recuperando solo sulla Tari, per non parlare delle altre imposte, potremmo abbattere il sistema di tassazione per determinare anche migliori servizi".

Alla presentazione dei dettagli del Protocollo hanno preso parte non solo Massimo Zedda e Alfredo Falchetti, ma anche Luisa Giua Marassi, assessora all'Ecologia urbana, ambiente e verde pubblico, insieme ai dirigenti dei Servizi coinvolti.

"Occorre un'inversione di rotta netta, ma questa deve riguardare non solo il pagamento spontaneo del tributo ma soprattutto chi non è neppure iscritto al ruolo - ha spiegato l'assessora Giua Marassi -. La vera evasione riguarda quei cittadini che non si sono auto denunciati e quindi non risultano iscritte nei ruoli del Comune. Queste persone producono il danno maggiore all’amministrazione e agli altri cittadini. E da ciò deriva un grande problema: l’abbandono dei rifiuti. Quello che intendiamo contrastare è proprio questo fenomeno che riguarda trasversalmente tutti i quartieri della città, crea un danno al servizio che potrebbe essere reso in maniera molto più efficace e soprattutto penalizza chi paga regolarmente. Da quando ci siamo insediati, la maggior parte dei cagliaritani sta collaborando. Noi non abbiamo un approccio punitivo o sanzionatorio ma puntiamo alla collaborazione e alla cooperazione. Tuttavia il contrasto all’irregolarità è un principio di giustizia sociale che voliamo seguire nella maniera più incisiva possibile garantendo il principio di legalità fiscale e ambientale".