Più di 500 persone sono state identificate e due giovani sono stati arrestati con l'accusa di spaccio di droga, insieme a un uomo di 56 anni che avrebbe gestito un punto di spaccio a San Michele. Questo è il resoconto dell'operazione di controllo della polizia a Cagliari e nelle zone circostanti, focalizzata sulla malamovida e sulla microcriminalità che coinvolge minori.

Durante lo scorso weekend, centinaia di persone sono state fermate per controlli. In particolare, la squadra mobile ha condotto tre azioni contro lo spaccio: due uomini stranieri di 31 e 35 anni sono stati sorpresi mentre vendevano droga in piazza del Carmine e sono stati arrestati. Successivamente, seguendo le tracce di altri spacciatori, la polizia ha individuato un uomo di 56 anni già noto alle forze dell'ordine, che gestiva un punto di spaccio nella zona di San Michele. Anche lui è stato arrestato. Le forze dell'ordine stanno lavorando attivamente anche per contrastare il bullismo nella zona.

Con riferimento alle potenzialità dell'istituto dell'ammonimento per cyber bullismo, applicabile anche ai minori che abbiano compiuto 14 anni, in alternativa alla presentazione di una querela, la questora di Cagliari ha osservato che "l'ammonimento per cyber bullismo è uno strumento assolutamente sotto utilizzato, che, se attuato come la legge lo aveva immaginato, potrebbe prevenire ed evitare che alcune situazioni degenerino. L'ammonimento si attiva su richiesta del minore vittima di cyber bullismo, assistito dai genitori, che chiede al Questore un intervento. Si tratta di uno strumento che deve essere fatto conoscere nelle scuole, anche tramite le figure professionali che si occupano di questo settore e che devono essere presenti in tutti gli istituti scolastici". Poi l'appello "esorto i genitori dei ragazzi, che purtroppo incappano in questo fenomeno, a non mettere la testa sotto la sabbia ma a tirare fuori il problema e darci la possibilità di intervenire quando è ancora possibile farlo”.