Nel 2024, i femminicidi in Sardegna sono aumentati del 200% rispetto all'anno precedente. Lo fa sapere la Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Carla Puligheddu. Quest'ultima ha sottolineato l'urgenza di un'azione immediata da parte delle Istituzioni regionali per contrastare la crescente violenza contro donne di tutte le età, comprese bambine e adolescenti, coinvolte involontariamente in un ciclo di violenza persistente. "Il trend in crescita continua", ha dichiarato la Garante, evidenziando che negli ultimi sette anni si sono verificati 28 femminicidi sull'Isola, con un aumento costante ogni anno.

Azioni concrete per proteggere donne e bambine dalla violenza

Questi dati allarmanti sono stati discussi anche negli Stati Generali dell'infanzia tenutisi a Sassari il 25 e 26 ottobre, un evento promosso dalla Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza con l'obiettivo di costruire insieme una prospettiva futura migliore partendo dall'infanzia. La manifestazione ha coinvolto una vasta gamma di figure, tra cui professionisti, amministratori, intellettuali, poeti, scrittori, musicisti, studenti e studentesse. "Abbiamo ribadito insieme la necessità di un cambiamento culturale contro la violenza sulle donne. Questo progetto, unico in Sardegna, richiede il pieno sostegno di tutti", ha sottolineato Carla Puligheddu.

La Garante Puligheddu che sollecita un impegno concreto da parte di tutti

La Garante ha fatto appello agli uomini e alle donne, nonché alle Istituzioni e ai partiti politici, affinché si passi dalla teoria all'azione concreta. Nel manifesto redatto dal comitato scientifico al termine degli Stati generali, sono state evidenziate le carenze nei servizi, i bisogni silenziosi dell'infanzia, le sfide affrontate dalle famiglie e le preoccupazioni delle comunità. Ora è essenziale tradurre queste constatazioni in politiche attive e comprensive, abbandonando interventi frammentati e disorganizzati.