Una targa per ricordare Francesca Deidda e una pianta di magnolie sotto casa del fratello Andrea. L'iniziativa è in programma a Elmas, giovedì 30 gennaio, alle ore 10:30, in piazza dei Gelsi, non distante dall'abitazione di Andrea Deidda, dove la stessa Francesca visse sino al matrimonio con Igor Sollai, l'uomo che, stando alla sua stessa confessione, sarebbe diventato il suo carnefice ed è oggi recluso in carcere a Uta.

A darne notizia è l'avvocato del fratello di Francesca Deidda, Gianfranco Piscitelli. "L’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale masese, ricade in una delle due giornate in cui Elmas ospiterà 'Sa Mariga de S’Aggiuru', progetto contro la violenza sulle donne promosso dal comune di Domusnovas e che coinvolge, da novembre 2024 a marzo 2025, quindici comuni del Sud Sardegna e della Città metropolitana di Cagliari in un percorso itinerante di sensibilizzazione sulla tematica della violenza sulle donne".

L'OMBRA DELLO STUPRO

Igor Sollai, 43 anni, si trova in carcere a Uta dopo aver confessato di aver assassinato a martellate la moglie, Francesca Deidda, 42, nella loro casa di San Sperate. Ma proprio di questi giorni è la notizia che l'uomo, in quella stessa abitazione, avrebbe anche tentato di abusare di una 15enne, figlia di amici. Sollai, dunque, è ora indagato anche per violenza sessuale aggravata.

A sostenere l'accusa vi sarebbero delle intercettazioni ambientali effettuate dai carabinieri proprio durante le indagini sul femminicidio, dalle quali emergerebbero pesanti elementi a carico dell'indagato, che avrebbe incontrato in casa l'adolescente. I militari, ascoltando l'audio in presa diretta, sarebbero subito intervenuti sorprendendo la ragazzina in camera da letto. La minorenne potrebbe essere ascoltata a breve dagli inquirenti in modalità protetta.

Nell'ambito dell'inchiesta relativa al femminicidio della moglie, invece, Sollai comparirà davanti al giudice il prossimo 26 febbraio.

DELITTO PREMEDITATO?

Francesca Deidda scomparve ai primi di maggio del 2024. Il suo cadavere venne rinvenuto nel mese di luglio, chiuso dentro un borsone abbandonato nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

La gip del tribunale di Cagliari, Ermengarda Ferrarese, ha accolto la richiesta di giudizio immediato del pm Marco Cocco, che conduce l’inchiesta. La difesa, nelle persone degli avvocati Laura Pirarba e Carlo Demurtas, esclude la premeditazione del delitto, tesi invece sostenuta dall’accusa.

Secondo i magistrati, il movente dell’omicidio sarebbe legato a ragioni economiche, dal momento che Sollai, secondo quanto emerge, avrebbe potuto incassare una polizza sulla vita di Francesca.

Sabato scorso, dopo la restituzione della salma ai familiari disposta dalla procura, a distanza di 8 mesi dall'omicidio, sono stati celebrati i funerali di Francesca nella chiesa di San Francesco a Elmas, città natale della 42enne. Una cerimonia commovente e partecipata, segnata dal dolore di un'intera comunità.