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La Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha annunciato l'avvio di un'azione legale contro il Ministero dell'Economia e delle Finanze per richiedere il riconoscimento di 1,7 miliardi di euro dovuti, ma non ancora versati. Si tratta di fondi di compartecipazione alle entrate erariali trattenuti indebitamente dallo Stato dal 2010 al 2024 tramite la contabilizzazione sul capitolo 1200 del bilancio nazionale. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha recentemente proposto uno sconto del 50% da saldare in 10 anni, ma per la Presidente Todde questa proposta è inaccettabile. La Sardegna insiste nel ricevere integralmente ciò che le spetta e pertanto ha deciso di procedere per vie legali.
Fondi sottratti: "Dignità e giustizia"
“La Sardegna ha diritto a ottenere le risorse sottratte ingiustamente dallo Stato, fondi essenziali per lo sviluppo e il benessere della nostra comunità, in particolare alla luce dei tagli lineari apportati dal governo.” Lo ha detto l’Assessore Regionale della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Meloni.
“È inaccettabile la proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze di dimezzare le risorse a noi spettanti in base all’articolo 8 dello Statuto Sardo, che regola le compartecipazioni alle entrate fiscali. Il nostro obiettivo - ha spiegato Meloni - è recuperare le quote di entrate erariali indebitamente trattenute dallo Stato, complessivamente pari a 1,7 miliardi di euro. Risorse venute meno a seguito di politiche economiche decise unilateralmente dallo Stato, inerenti alla contabilizzazione di compensazioni con crediti di imposta nel periodo 2010-2024".
L'assessore Meloni spiega che "dopo mesi di intensi confronti con la Presidente Todde, la Direzione Generale dei Servizi Finanziari e l’Avvocatura della Regione, e nonostante il nostro tentativo di instaurare un confronto per la composizione bonaria della vertenza, abbiamo deciso di avviare un’azione legale, formalizzata con la delibera di Giunta adottata oggi".
"Tuteliamo la dignità della Sardegna - ha sottolineato Meloni - difendiamo gli interessi della nostra gente e siamo determinati a portare avanti questa causa con la massima serietà e impegno. La Sardegna merita equità, siamo convinti delle nostre ragioni e certi di ottenere giustizia".