Si è svolta, presso il Foyer del Teatro Massimo di Cagliari, la conferenza stampa di presentazione della Stagione di Prosa e Danza 2024-2025 al Teatro Centrale di Carbonia.

Gli eventi sono organizzati dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni (presente per illustrare il ricco cartellone), con il patrocinio e il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Carbonia e con il contributo della Fondazione di Sardegna. 

Undici titoli in cartellone da gennaio a maggio con i grandi protagonisti della scena, da Lella Costa con un'intrigante rilettura dell'“Otello” dalla parte di Desdemona a Gigio Alberti e Amanda Sandrelli in “Vicini di Casa” di Cesc Gay, Giorgio Colangeli e Manuela Mandracchia ne “Le Volpi” di CapoTrave, Lucia Vasini con Lorenzo Lavia, Paolo Triestino e Carmen Di Marzo ne “Le Gratitudini” dal romanzo di Delphine De Vigan, Veronica Pivetti ne “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra e Geppi Cucciari in “Perfetta” di Mattia Torre (fuori abbonamento).

Focus sul teatro napoletano con Enzo Decaro, attore di teatro e cinema, noto al grande pubblico dal trio La Smorfia con Lello Arena e Massimo Troisi, in “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo e Arturo Cirillo, che firma la regia di “Ferdinando” di Annibale Ruccello, uno degli autori più interessanti della drammaturgia partenopea del secondo Novecento (prematuramente scomparso nel 1986).

Spazio alla danza contemporanea con “Dalla A alla Z” di Spellbound Contemporary Ballet & Compagnia Zappalà Danza, con coreografie di Mauro Astolfi e Roberto Zappalà e “White Out / La conquista dell'inutile”, una creazione del giovane ma già affermato (e pluripremiato) coreografo Piergiorgio Milano, ispirata alla passione per le vette, per un racconto per quadri sull'amicizia, il rischio e la fiducia. In scena anche “Assenze Ingiustificate in Rock” nuova produzione di Quinte Emotive, su un testo di Fabrizio Carta, con la regia di Giulio Landis, tra storie di poeti e musicisti e atmosfere Anni Settanta.

Tra gli interventi, Pietro Morittu, sindaco di Carbonia, che apre ringraziando per la pazienza, mai scontata, e la riuscita dell'intesa tra organizzatori ed enti locali.

La programmazione del CeDAC viene riconosciuta ed è un vanto a livello regionale, impattante e all'altezza di un pubblico esigente.

 Il primo cittadino ribadisce l'importanza di dare ai giovani la possibilità di investire e dedicare tempo, testa e cuore al teatro, vivendo tematiche e spazi nuovi rispetto al contesto sociale di abitudine.

Del resto, la Collaborazione pluridecennale col CeDAC ha contribuito a ristrutturare il teatro di Carbonia. Lo spettacolo più desiderato per il cartellone? Perfetta della Cucciari. Quello che desiderano per la prossima stagione? Franciscus di Cristicchi. Aprendosi, anche, a danza, teatro contemporaneo e teatro del '900.

Antonio Cabiddu -presidente CeDAC Sardegna- ha ricordato l'impegno del circuito nella promozione della cultura teatrale ed il ruolo del nel coinvolgimento del territorio.

"Siamo contenti di un pubblico presente e partecipe, per il quale cerchiamo sempre di dare prodotti di qualità. Felici dei dati degli anni precedenti, che sono stati un successo, siamo fiduciosi che si ripetano anche quest'anno!".