Secondo appuntamento della rassegna "Questioni di Stile" (in scena il 20 marzo al Teatro Massimo di Cagliari e parte dell'appassionante e variegata stagione CeDAC Sardegna 2024/2025) e omaggio al teatro contemporaneo di Enzo Moscato, l'attore, drammaturgo e regista napoletano che ha saputo rinnovare la tradizione, tra echi e rimandi a Jean Genet e Antonin Artaud, i poetes maudits  e Pier Paolo Pasolini (e di cui Giuseppe Affinito -uno dei protagonisti in scena- è stato allievo e collaboratore).

"Kinder-Traum Seminar" va in scena anche al Teatro Comunale di San Gavino Monreale (21 marzo), al Teatro Costantino di Macomer (22 marzo) e al Teatro Civico "Gavì Ballero" di Alghero (23 marzo). “Seminario sui sogni dei bambini” o anche “Seminario sui bambini in sogno”: la giusta interpretazione del titolo tedesco è volutamente lasciata nell’ambiguo, così come ambigua è lasciata da Jung, a cui il titolo dello spettacolo è “rubato”.

Lo sterminio di razze e oppositori politici alla folle instaurazione del regime nazista, prima in Germania e poi in gran parte dell’Europa, verso circa la metà del secolo appena trascorso. Ma non è una rielaborazione storico-cronologica di quegli avvenimenti, né potrebbe esserlo, visto che il luogo prescelto per la rivivificazione mnemonica-emotiva degli stessi non è un libro né una filmica trascrizione documentaristica, bensì il Teatro, sede per eccellenza non dei domini dei fatti o del reale, ma del simbolico e dell’ immaginario, e, infatti, simbolica, immaginaria, evocativa, elusiva, ellittica – stiamo citando, come si vede, tutte le possibili forme in cui si da’ il Poetico – è la dimensione in cui l’ autore della rappresentazione, vuole calare quelle truci vicende, non affinché, così, la storia e i suoi tristi strascichi concreti ne risultino sviliti, evasi, negati o cancellati, ma, anzi, al contrario, per rafforzarne maggiormente – e in modo non banalmente contingente ma in senso trans-temporale e trans-soggettivo – l’ineliminabile incidenza nella nostra vita quotidiana.