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Una storia surreale ispirata a un fatto di cronaca con “Leviatano” di Riccardo Tabilio, con Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello e Andrea Trovato, per la regia di Marco Di Stefano (produzione Dracma / Centro Sperimentale di Arti Sceniche, spettacolo realizzato da Compagnia Carmentalia e La Confraternita del Chianti, con il sostegno di Network NdN - Teatro Libero Palermo - Teatro Stabile di Verona - Centro Teatrale MaMiMò - TRAC - AterlierSì) in cartellone – in prima regionale – martedì 11 marzo alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari per Il Terzo Occhio / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività, poi mercoledì 12 marzo alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e giovedì 13 marzo alle 20.30 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano sotto le insegne della Stagione di Prosa 2024-2025 organizzata dal CeDAC Sardegna.
Uno spettacolo originale e coinvolgente, con le scenografie video di Antonio Simone Giansanti e disegno luci di Enzo Biscardi, preparazione musicale a cura del maestro Attilio Costa, dramaturg Chiara Boscaro e assistente alla regia Cristina Campochiaro, con un titolo che rimanda al fortunato romanzo di Paul Auster, per una riflessione sulla “stupidità” umana e sull'Effetto Dunning-Kruger, una distorsione cognitiva per cui individui poco competenti in una materia tendono a sovrastimare le proprie conoscenze e capacità, nell'illusione di possedere invece particolari abilità e saperi, con conseguenze paradossali e talvolta catastrofiche.
“Leviatano” (Spettacolo vincitore del Bando NdN 2020-2021) racconta la disavventura di McArthur Wheeler, un rapinatore di banche statunitense persuaso, in seguito a un esperimento sull'inchiostro simpatico, di aver ottenuto l'invisibilità cospargendosi il viso con il succo di limone: quando la polizia di Pittsburgh, Pennsylvania, si presenta davanti alla sua porta il quarantaquattrenne rimane stupefatto. Un episodio emblematico, sull'incapacità di riconoscere la propria incapacità, da cui David Dunning, professore di psicologia sociale alla Cornell University e il suo allievo Justin Kruger trassero il saggio “Unskilled and Unaware of It: How Difficulties of Recognizing One’s Own Incompetence Lead to Inflated Self-assessments”.
Una notizia di cronaca della metà degli Anni Novanta, ricostruita attraverso le fonti giornalistiche e le relazioni accademiche, offre lo spunto per una pièce teatrale dove, come nel libro di Paul Auster (incentrato sulla fallimentare e tragica impresa di Benjamin Sachs, un aspirante dinamitardo in lotta contro il sistema), si indaga «la storia di un uomo solo tra le rovine dell’America post-industriale – in controluce, la filigrana del mondo contemporaneo».