La consigliera regionale del Pd Camilla Soru, presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Lavoro, ha presentato una proposta di legge che apporta modifiche al diritto allo studio per gli universitari, introducendo due cambiamenti concreti a favore degli studenti e delle studentesse. La proposta sarà esaminata oggi in Commissione e successivamente in Aula.

Il disegno di legge mira a sostenere gli studenti con un aumento del contributo affitto e con l'eliminazione del divieto di cumulo dei benefici.

Aumento del contributo fitto casa

La proposta della consigliera regionale del Pd è quella di aumentare il contributo fitto casa a 3.000 euro annui, adeguandolo alle esigenze attuali del mercato.

“Sapete bene quanto sia difficile oggi affrontare le spese di affitto - afferma Camilla Soru - soprattutto perché il contributo massimo di 2.500 euro l’anno per studente era stato fissato nel lontano 2008. Da allora, il mercato degli affitti è cambiato drasticamente, e quel tetto non risponde più alle esigenze attuali. Con questa proposta, portiamo il contributo a 3.000 euro l’anno per studente. È un passo necessario per rendere il sostegno più adeguato alla realtà di oggi".

Per la consigliera essenziale è "l'eliminazione del divieto di cumulo dei benefici. Questa modifica -sostiene - riguarda un aspetto fondamentale per moltissime studentesse e moltissimi studenti: fino a oggi, ai borsisti era vietato accedere ad altri benefici, incluse le premialità legate al merito erogate dalle Università. Con il nuovo articolo abrogativo, eliminato questo divieto, diamo la possibilità anche a chi beneficia di una borsa di studio di accedere a ulteriori agevolazioni”.

Emergenza data la chiusura e ristrutturazione degli alloggi ERSU

“Non solo, con la chiusura e le ristrutturazioni degli alloggi ERSU- spiega Camilla Soru - Cagliari sta vivendo una vera e propria emergenza alloggi. Mentre lavoriamo alla riapertura di tutte le case dello studente, questa abrogazione ci permetterà di poter intervenire su chi risulta idoneo ma non beneficiario di posto alloggio creando una misura apposta per loro. Questi due interventi vogliono essere un passo concreto per sostenere davvero il percorso universitario, mettendo studenti e studentesse al centro delle nostre politiche. Spero possano fare la differenza e migliorare il cammino accademico di tante e tanti”.