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Cagliari a metà classifica ma perde 21 posizioni, il Sud Sardegna in fondo al 93/o posto, ma non brillano neppure Oristano, Sassari e Nuoro, rispettivamente al 75/0, 78/o e 87/o posto. Questo quanto emerge dall'edizione 2024 dell'Indagine del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani.
Su 107 province il capoluogo sardo di piazza 44/o nella rilevazione generale davanti a Venezia (46), Genova (54), Torino (58) e Roma (59). È tra le prime dieci province per la categoria affari e lavoro (8/o) e per quella relativa alla cultura e tempo libero (10/o). Poco sopra metà classifica per ambiente e servizi (50/o posto) e demografia (52/o). Oristano è 17/a per giustizia e sicurezza, categoria nella quale Sassari si piazza 32/a. Il capoluogo del nord Sardegna è poi 41/a in affari e lavoro. Nuoro 69/a in ricchezza e consumi evidenzia un cambio di marcia per il trend del Pil pro capite, ma è 102/a in demografia e società. In coda il Sud Sardegna, una delle province più povere d'Italia (87/a) e dove sono poche le opportunità anche per cultura e tempo libero (104/o posto) e dove le culle restano vuote (106/o posto per demografia e società).
"Il rapporto sulla qualità della vita del Sole 24 ore fotografa una parte consistente della vita della Città metropolitana composta da 17 Comuni. A livello generale, ci ritroviamo a metà classifica (44/o posto), per cui dobbiamo ancora lavorare tanto e su più fronti, a partire dai macrotemi concernenti ricchezza e consumi, demografia e salute, ambiente e servizi". Lo dice all'ANSA il sindaco metropolitano e di Cagliari Massimo Zedda commentando la classifica pubblicata oggi dal quotidiano economico.
"Tra le note positive, ci fa piacere che la Città metropolitana compaia all'8/o posto per quanto riguarda le nuove aziende e il turismo, con un ottimo 3/o posto per la costituzione di imprese sociali. Siamo ai primi posti anche per l'offerta culturale e il tempo libero, ma, soprattutto, fa piacere che Cagliari possa vantare il record, nella Penisola, di amministratrici comunali: puntiamo ad aumentare la percentuale del 41,6% - aggiunge Zedda - Report come questi sono utili per capire il presente e programmare interventi e investimenti per il futuro. Stiamo lavorando sull'organizzazione e sulla programmazione, ma sono fiducioso: con la Regione e le altre istituzioni stiamo lavorando proficuamente".