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Ryanair lancia un 'ultimatum' alla Regione Sardegna: se l’addizionale municipale sui biglietti aerei non verrà abolita, la compagnia potrebbe ridurre il numero di voli, soprattutto durante la stagione invernale. L’avvertimento arriva dal Chief Commercial Officer (CCO) Jason McGuinness, che ha incontrato gli assessori regionali al Turismo e ai Trasporti, Franco Cuccureddu e Barbara Manca, per discutere della questione.
Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina a Cagliari, McGuinness ha evidenziato come la tassa rappresenti uno svantaggio competitivo rispetto ad altre regioni italiane, che invece l’hanno abolita.
"Per diversi anni in Sardegna, a febbraio e marzo abbiamo sempre annunciato crescita per la Sardegna e per Cagliari: nuove rotte, nuovi investimenti, raddoppio della capacità di Alghero, l'apertura di Olbia: questo è il primo anno in cui non possiamo annunciare una crescita significativa: il motivo è la municipal tax - ha detto McGuinness - è uno svantaggio competitivo con le altre regioni. Penso che tutti in Sardegna siano consapevoli di quello che sta succedendo nelle altre regioni dell'Italia che aboliscono la municipal tax: queste regioni stanno crescendo molto velocemente con Ryanair. E penso che, se la situazione dovesse rimanere così, assisteremo a una significativa riduzione a Cagliari e Alghero".
L’effetto più immediato si è già visto nella programmazione estiva, rimasta invariata e senza nuovi investimenti. Ma il vero impatto potrebbe verificarsi con l’orario invernale, quando la compagnia potrebbe tagliare drasticamente le frequenze, in particolare su Cagliari e Alghero.
"Noi rinforzeremo quelle regioni che hanno abolito l'addizionale comunale - ha proseguito il Cco di Ryanair -. La Regione Sardegna è consapevole di questo ed è anche consapevole del fatto che se, qualora non si faccia nulla sulla tassa, potrebbe esserci una crisi in inverno per la connettività e una riduzione del numero dei voli a Cagliari, ma anche ad Alghero, dove potrebbe esserci una riduzione molto forte per l'inverno 2025. Speriamo che ci siano feedback positivi".
L’appello di Ryanair alla Regione è chiaro: senza interventi concreti, la compagnia potrebbe dirottare investimenti e nuove rotte verso altre destinazioni, lasciando la Sardegna con meno voli e minori opportunità di sviluppo turistico. Ora la palla passa alla Giunta Todde chiamata a una decisione cruciale per il futuro del trasporto aereo sull’Isola.
La proposta di Ryanair
Un pacchetto anche per la destagionalizzazione: "Noi vogliamo crescere in Sardegna - ha spiegato il Cco McGuinness - il piano che abbiamo presentato alla Regione prevede 2 milioni di passeggeri in più, 4 nuovi aeromobili (con una base a Olbia o Alghero), un aumento di 30 rotte e passare da 71 a oltre 100 rotte. Vogliamo crescere, per farlo però è necessario un lavoro insieme alla Regione per aumentare la connettività e per fare in modo che ci sia anche una destagionalizzazione con rotte e voli a sufficienza: oggi vediamo un giorno di febbraio soleggiato, bellissimo, non manca nulla, mancano i passeggeri e i voli, i turisti".
Ryanair non parteciperà a bandi per voli internazionali o continuità: "Serve maggiore connettività, la continuità è un modello superato".
Sulla fusione dei tre aeroporti sardi, se possa essere un vantaggio o meno McGuinness ha detto: "È un dibattito che stiamo seguendo, ma per noi l'unico criterio che si deve seguire è la competitività".