Un passo decisivo verso l'inclusione sociale delle persone sorde in Sardegna: Sardegna Ricerche e CRS4 annunciano l'imminente attivazione di una piattaforma tecnologica innovativa, che ridurrà significativamente le barriere comunicative tra le persone con ipoacusia e gli uffici pubblici. Grazie a un dataset contenente circa mille segni della Lingua dei Segni Italiana (LIS), la piattaforma permetterà la traduzione in tempo reale di questi segni in testo o voce, facilitando l’interazione tra persone sorde e funzionari pubblici.

Il progetto, intitolato "Innovare, informare, partecipare", è stato presentato a Cagliari, presso gli spazi della Manifattura Tabacchi, e rappresenta una conquista attesa da tempo da una comunità di circa 40.000 persone con disabilità uditiva in Sardegna. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Regione Sardegna, Sardegna Ricerche, CRS4 e la Direzione Generale delle Politiche Sociali, ed è finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con una dotazione complessiva di oltre 700.000 euro.

«La battaglia per i Sordi è quella di essere sempre presenti nella vita sociale, per abituare il mondo udente a parlare con i Sordi», ha dichiarato Francesco Olla, storico presidente dell’Ente Nazionale Sordi di Cagliari, sintetizzando l'importanza del progetto. Piero Pili, responsabile di CRS4, ha spiegato che la piattaforma software, che entrerà in funzione entro un paio di mesi, consentirà di ridurre le barriere comunicative negli uffici pubblici, mettendo a disposizione un vocabolario di segni LIS, rappresentato tramite video, che verranno tradotti in tempo reale.

La piattaforma rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa essere utilizzata al servizio delle persone e del territorio, con l’obiettivo di creare un modello replicabile anche a livello nazionale. Carmen Atzori, direttrice generale di Sardegna Ricerche, ha sottolineato l'impegno nell’investire in progetti che favoriscano l'inclusione sociale, annunciando la possibilità di estendere il progetto anche ad altri settori, come le scuole. L'obiettivo finale è creare un sistema che permetta alle persone sorde di interagire in modo autonomo con la pubblica amministrazione, riducendo significativamente la necessità di interpreti o mediatori.

Il sistema si basa sull'uso di "deep learning" e reti neurali artificiali, per il riconoscimento automatico della lingua dei segni, con l’intenzione di semplificare e velocizzare il processo di traduzione. La fase pilota del progetto, che inizierà nei prossimi mesi, sarà il primo passo per migliorare la vita quotidiana delle persone sorde, che potranno avvalersi di questo strumento per prenotare visite mediche, interagire con gli uffici pubblici e più in generale nella vita di tutti i giorni.