Continua in Consiglio regionale la discussione sul disegno di legge n.45 della Giunta regionale sull’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Oggi, il consigliere Fausto Piga (Fratelli d’Italia) ha accusato la maggioranza di avere "sbagliato tutto" spiegando che "il tema della difesa della Sardegna dalle speculazioni dovrebbe essere una battaglia di tutti i sardi, voi invece - ha detto rivolgendosi alla maggioranza - lo avete reso divisivo. Il tema di oggi non è se il Disegno di Legge n.45 sia efficace o meno, o se la legge di iniziativa popolare “Pratobello24” sia scritta bene o male. Oggi il vero tema è la spaccatura che avete creato tra i cittadini. Una ferita alla democrazia frutto della vostra arroganza e supponenza. È necessario ricreare un percorso comune".

Per l'esponente di Fratelli d'Italia la maggioranza ha deciso "di intraprendere un cammino solitario, rifiutando il dialogo con i Comitati e cercando di scaricare le responsabilità sui sindaci". Piga si è poi rivolto alla presidente della Regione Alessandra Todde: "È lei la vera responsabile di questa situazione – ha detto Piga -, sorprende da una che fa parte di un movimento che ha sempre rivendicato la necessità di ascoltare le gente. La Protabello 24 è stata firmata da 210mila persone, non può essere ignorata. Questa è una battaglia che deve essere combattuta da tutti. Mi viene il dubbio che il vero obiettivo della maggioranza non sia mettere in sicurezza la Sardegna ma approvare una legge che, una volta impugnata, vi consentirà di accusare il Governo nazionale. Fermatevi e riflettete e fate in modo che questa battaglia sia combattuta da tutti".

Dello stesso avviso la collega Cristina Usai (FdI): "In questi mesi abbiamo ascoltato tante persone: comitati, categorie professionali e associazioni, è nostro dovere far sentire questo Consiglio vicino ai sardi. Non si può ignorare il valore di una proposta di legge di iniziativa popolare firmata da 210mila persone". Usai ha poi ricordato le posizioni delle associazioni ambientaliste, favorevoli alla transizione energetica, ma fortemente preoccupate per il tentativo di speculazione messo in atto in Sardegna: "Una transizione di questo tipo non è sostenibile – ha detto Usai – il cambiamento deve rispettare l’uomo e l’ambiente, quella proposta in Sardegna è attuabile. Se si pesano costi e benefici il bilancio è negativo". Infine, un riferimento alle prerogative statutarie: "E’ necessario discutere una proposta popolare che non può essere ignorata. Solo così si potrà portare avanti una transizione energetica nell’interesse dei sardi".

Per Fratelli d'Italia è intervenuto anche Corrado Meloni: "È incredibile la cecità mostrata dalla Giunta rispetto alla grande mobilitazione popolare contro la speculazione energetica, questo attaccamento dei sardi alla propria terra avrebbe dovuto convincere la maggioranza a discutere subito la proposta di legge di iniziativa popolare Pratobello24. Il rischio è quello di consegnare la Sardegna alle multinazionali".

Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia le posizioni ideologiche in materia di ambiente stanno impoverendo l’Italia e l’Europa. Di questo - ha detto Meloni - è responsabile il Governo Draghi (nel quale la presidente Todde ha svolto il ruolo di sottosegretario) con l’emanazione di un decreto che ha aperto le porte alla speculazione delle multinazionali. "La Sardegna merita una politica energetica vera e razionale che non pregiudichi gli interessi economici del popolo sardo – ha concluso Meloni – senza una energia a basso costo non ci saranno né industrie né agricoltura".