Sono quasi 6mila (il 12% della popolazione carceraria) i detenuti ai quali è stato diagnosticato un disagio psichiatrico grave secondo l'ultimo report dell’Osservatorio di Antigone. Un numero in crescita (nel 2023 erano il 10%).

La garante dei diritti dei detenuti della Sardegna, Irene Testa, è da sempre in prima linea e attenta alla questione. Oggi è intervenuta in merito alla vicenda di un giovane costretto a stare in carcere, presso l'istituto di Uta, nonostante le sue condizioni di salute lo rendano incompatibile con la detenzione.

"SE MANCANO LE STRUTTURE ADATTE, SI CREINO"

"Siamo all'assurdo - scrive Irene Testa in una nota - se neanche le disposizioni dei giudici vengono prese in considerazione a causa delle emergenze e delle carenze in cui versano i penitenziari dell'isola".

"Da diversi mesi - spiega la garante dei detenuti- un ragazzo molto giovane con disagio psichiatrico e con un ordine di scarcerazione da parte del Tribunale è costretto a rimanere in carcere perché mancano le strutture e perché i servizi territoriali non riescono a trovare una collocazione".

"Un ragazzo che potrebbe essere ad alto rischio suicidario e totalmente incompatibile. Si trovi una struttura perché il ragazzo deve essere curato con urgenza e fuori dal carcere. Per quanto riguarda le comunità se non ci sono posti le istituzioni competenti si adoperino per crearli".

LEGGI ANCHE