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La strada che dal viale alberato fino al capolinea del bus Ctm è tutto sommato in “accettabili condizioni di percorribilità”, ma dalla spiaggetta fino al locale “La Paillote” della famiglia Merella transitare in quel circuito di buche e voragini significa distruggere sospensioni e cerchi dell’auto.
Che dire poi per ciclisti e amanti della passeggiata, un vero e proprio inferno. Polvere d’estate con il pericolo costante di frane e smottamenti sul versante a mare.
La data di inizio cantiere ha slittato in accordo con residenti e operatori della ristorazione e delle strutture ricettive: il rischio era di compromettere la stagione balneare con l’arrivo di flussi di turisti e visitatori. Poi c’era un altro aspetto non trascurabile: una specie protetta, tra cui il falco pellegrino, nidifica in quella zona, un’oasi faunistica tutelata dato che tutta l’area di Calamosca è sito di interesse comunitario.
Ruspe e operai avrebbero creato non pochi problemi, ma ora entro pochi giorni l’impresa che si è aggiudicata l’appalto comincerà le grandi manovre. Marciapiede lato monte, via il guardrail metallico e arrugginito per far spazio ad una barriera lignea e d’acciaio, gabbie metalliche per proteggere il costone da smottamenti delle rocce, oltre ai cordoli di contenimento nell’area di cava del periodo bellico. Dagli uffici comunali fanno sapere che l’intero intervento di riqualificazione della zona durerà circa 180 giorni.