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Da 10 anni “Canti dall’Ortobene” scandisce il tempo, con un appuntamento entrato a far parte dei grandi eventi non solo di Nuoro, ma di una terra che nel canto, nella lingua e nella poesia ha strutturato le sue forme più espressive.
Incontro, cultura, confronto e la capacità di rinnovarsi con declinazioni che rendono ogni edizione un episodio a sé stante, mai ripetitivo e sempre originale: è questa la forza di una manifestazione che tutti gli anni consacra un successo da fissare nella memoria delle emozioni.
Alessandro Catte è ideatore, direttore artistico e motore di una Rassegna tematica che il Coro Ortobene promuove con l’intento di valorizzare la coralità di ispirazione popolare in sinergia con forze artistiche di alto livello.
Fusioni, mescolanze, accostamenti, condivisioni: il gioco del confine è sottile, ma l’impasto finale sprigiona suggestioni e rivela inedite soluzioni.
Sabato 24 marzo il sipario si apre con le voci del Coro Ortobene che poggiano sui suoni prodotti dall’Orchestra Sinfonica della Sardegna, composta da 38 professionisti provenienti da diverse parti dell’isola.
“Un Coro un Orchestra: Omines” è il nome dello spettacolo che passa in rassegna i brani più rappresentativi del sodalizio nuorese, con la direzione assoluta di Alessandro Catte, il quale ha firmato tutte le partiture e composto l’inedito “Omines”, una sorta di sinfonia d’apertura che si diffonderà in ogni angolo del Teatro Eliseo.
L’attore nuorese Marco Moledda traccerà i fili del racconto, introducendo i brani con monologhi brevi, mentre la conduzione sarà affidata a Giuliano Marongiu.
Nel corso della serata sarà rivelato il nome del destinatario del Premio Ortobene, indirizzato a chi, nell’ambito della coralità, ha lasciato un segno da riconoscere e onorare.