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“Il trentennale dalla costituzione di questa fondamentalissima commissione, un motivo di forte emozione, anche per la sottoscritta, da pochi mesi avente l’onore di rappresentare le istanze dei sardi in questo consesso, ma già conscia dell’importanza di questo ruolo”.
Sono queste le parole pronunciate dalla Consigliera regionale della Lega, Sara Canu, in occasione delle celebrazioni per i 30 anni della Legge istitutiva della Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne. “Il tema celebrante (Il ruolo della donna nei mutamenti del tessuto socio economico sardo) poi – sottolinea –, non può non farci riflettere su quella che è la storia di una terra antica, la nostra, dove le donne hanno sempre rappresentato un faro, ma anche l’orgoglio di un popolo, fiero e unico”.
“Nel corso degli anni – aggiunge Canu –, la società che ci circonda si è evoluta e con essa anche il ruolo giocato da noi donne nella quotidianità. Combattive, preparate e tenaci, a lavoro nei più disparati settori, dall’alba fino a tarda sera, rappresentando un’importante risorsa per la Sardegna d’oggi e quella del domani che verrà”.
“Dall’agricoltura, all’artigianato, passando per il pubblico impiego e il sociale. Non vi è settore – questo il suo punto di vista –, insomma, dove noi donne non siamo parte attiva di esso. Fin dal mio insediamento, girando in lungo e in largo l’isola ho avuto modo di trovare piacevoli conferme a ciò, visitando realtà imprenditoriali degne di nota, dove le quote rosa sono mente e braccia dell’eccellenza”.
“Tuttora – rimarca la Consigliera leghista –, non smetto di proseguire in questo cammino in quanto amo portare la buona politica anche fuori dal palazzo, non perdendo mai il contatto con i territori, cercando di individuare soluzioni utili per la collettività. Ogni qualvolta entro in quest’aula il mio pensiero è rivolto alle tante “Sorelle di Sardegna” che lottano in un’epoca difficile e per quelle giovanissime figlie che hanno abbandonato la terra natia, cercando fortuna verso lidi lontani”.
“Il sogno – conclude – ma anche la sfida restano quelli di lavorare, per creare un futuro migliore, dove la donna possa avere una sempre maggiore importanza e tutela. Lo faremo in onore di tutte quelle donne come Emanuela Loi che hanno pagato con la propria vita la difesa della Patria, di Grazia Deledda e Maria Lai che hanno fatto grande la Sardegna nel mondo”.