Terremoto in Consiglio comunale a Ittiri, dove il sindaco Antonio Sau ha ritirato le deleghe di assessore alle Risorse finanziarie e umane, organizzazione ed innovazione, nonché la nomina di vicesindaco, alla componente della maggioranza Angela Desole.

L'iniziativa è maturata, come si legge in un decreto firmato dallo stesso primo cittadino, alla luce di "vicende politiche determinatesi nell'ultimo periodo in seno all'intero gruppo di maggioranza consiliare, provocate dalla candidatura dell’assessore - vicesindaco Desole alle elezioni regionali del febbraio scorso a sostegno del candidato presidente di Fratelli d'Italia, Paolo Truzzu, in contrapposizione dunque alla coalizione di centro-sinistra che governa li Comune". Candidatura che, si legge nel documento approvato dal sindaco Sau, ha "evidenziato e fatto trasparire differenze politiche significative che hanno indebolito e compromesso il rapporto fiduciario tra il sottoscritto Sindaco e l'assessore e vicesindaco Desole, avviato positivamente con la vittoria alle consultazioni popolari del 25/26 ottobre 2020”".

La decisione, spiega il decreto, è stata assunta dopo aver sentito "le forze politiche che compongono la maggioranza consiliare e rilevata la forte preoccupazione di tutti che tale divergenza possa condizionare negativamente l'operato della compagine amministrativa e comprometterne l'efficacia dell'azione in un momento storico di vitale importanza per la collettività, alla luce delle numerose progettualità in corso di realizzazione, dei finanziamenti ricevuti e delle ulteriori risorse che potranno arrivare dal Pnrr".

La scelta di Antonio Sau ha destato però l'indignazione della stessa Angela Desole, che scrive in una nota diffusa in giornata: "Non credo sia necessario elencare i risultati ottenuti in ambito amministrativo perché, ne sono certa, tutta la comunità ittirese conosce e riconosce il mio impegno civico da assessore e vicesindaco di Ittiri".

"I frutti del mio lavoro sono la conseguenza di una solida, costante e produttiva collaborazione con i colleghi amministratori, con gli uffici comunali e con i riferimenti regionali della legislatura appena terminata. Penso che i quasi 994 voti presi, di cui 701 a Ittiri, alle elezioni regionali appena trascorse nella lista dei Riformatori Sardi, siano la certificazione di quanto sopra".

"E cosa fa il Sindaco Antonio Sau? Mi rimuove dalla carica di assessore e vicesindaco! A questo punto mi preme evidenziare e ricordare, per chiarezza nei confronti dei miei elettori, per dovere di cronaca e per l’onestà intellettuale che mi contraddistingue, che il gruppo che ci ha portato alla guida del Comune di Ittiri nel 2020, e che ha consentito ad Antonio Sau di riconfermarsi Sindaco, era una lista civica dal nome “Uniti per fare” senza alcuna appartenenza partitica e politica".

"Nelle elezioni comunali del 2020 - ancora Desole - sono stata la più votata di Ittiri con ben 832 voti che certamente sono stati determinanti per la vittoria della lista civica “Uniti per fare” a sostegno di Antonio Sau sindaco".

"Sau - aggiunge l'ormai ex vicesindaca -, nel momento in cui si è formata la lista civica, conosceva molto bene la mia appartenenza politica, visto e considerato che dal 2017 sono la coordinatrice cittadina del partito dei Riformatori Sardi e che nel 2019 sono stata candidata alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale con ben 950 preferenze di cui 670 nel Comune di Ittiri".

E ancora: "Il sindaco Antonio Sau, nel suo primo mandato, ha partecipato ed è intervenuto ad un coordinamento territoriale del mio partito tenutosi a Ittiri il 14 dicembre 2019. Stabilito che la mia appartenenza era nota, e che “Uniti per fare” era una lista civica che ha accolto tante persone le quali, come unico interesse, avevano il buon governo della nostra città a prescindere da posizioni politiche, perché mi si accusa di una candidatura in contrapposizione ad una coalizione di centro-sinistra? E perché il sindaco ha deciso di attribuire a “Uniti per fare” una collocazione politica? Forse per giustificare la sua candidatura alle scorse elezioni regionali nelle fila del Partito Democratico a sostegno di una candidata del Movimento 5 Stelle?".

"Ma soprattutto - conclude Angela Desole -, visto che oggi mi vedo esautorata dal mio incarico amministrativo, mi domando: sono questi i principi progressisti di democrazia e uguaglianza della sinistra? E cosa è cambiato rispetto al 2019, quando in una situazione analoga, nonostante le richieste di alcuni consiglieri comunali, il sindaco ha deciso di non revocare le deleghe ad un assessore candidatosi alle elezioni regionali con una lista di centrodestra?".