Se già non bastassero le gravi emergenze legate ai contagi da Covid e all'alluvione che si è violentemente abbattuta sull'Isola, adesso Lodè deve fare i conti persino con l'emergenza idrica. Da tre giorni infatti nelle case dei lodeini non arriva acqua, causa danneggiamento di una condotta. Una situazione che la sindaca Antonella Canu si ritrova improvvisamente a dover fronteggiare, ma alla quale aveva tentato di prevenire già sabato scorso, in previsione di possibili disagi. 

E' quanto ci ha spiegato lei stessa: "Sabato, viste le forti piogge che hanno investito tutta la zona, tramite l'ufficio tecnico abbiamo mandato una Pec ad Abbanoa, pur non sapendo che ci fosse un guasto. Abbiamo chiesto di controllare la rete idrica, così da poter avvisare in anticipo i cittadini nel caso in cui si fosse registrato qualche guasto, senza però ricevere risposta".

"Martedì - prosegue -, sono arrivate le prime segnalazioni da parte di alcuni concittadini, che chiedevano chiarimenti sul perché non giungesse acqua alle loro abitazioni. A quel punto ci siamo rivolti a carabinieri, prefettura e Abbanoa, ma ad oggi non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta, nessun lavoro di riparazione è stato avviato. L'unica cosa che abbiamo potuto fare è stata allertare Protezione civile, Forestas e chiedere aiuto alla colonia penale di Mamone per il fornimento di cisterne utili a riempire il deposito".

"Questa è una situazione che va avanti da tempo - sottolinea la prima cittadina -, settimane di inadempienza che hanno portato a creare i disagi a cui cerchiamo di far fronte questi giorni. Abbiamo dovuto attivare il Coc (Centro Operativo Comunale) ed emanato due ordinanze: una per l'emergenza idrica e una per l'avviso di acqua non potabile. Infine - riferisce -, in queste ore abbiamo mandato una mail al presidente della Regione Christian Solinas e all'assessorato ai Lavori Pubblici, esponendo la situazione del paese".

Un momento delicato dunque per la popolazione, che - come spiega la prima cittadina - "comprende anziani che vivendo da soli si trovano in difficoltà e persone affette da Covid, nelle cui case non si può entrare neanche per riempire le cisterne". In attesa di risposte concrete e di garanzie, alla vigilia di riapertura delle scuole (chiuse in seguito a un caso di positività), fortunatamente munite di riserve idriche, mentre l'amministrazione si mobilita per aiutare i cittadini, la sindaca si domanda se e come sia possibile che, dopo tre giorni, Lodè si trovi intrappolata in uno stato d'emergenza che preoccupa sempre più.