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Si è di recente conclusa la prima prova del concorso per le assunzioni dei nuovi agenti del Corpo forestale in Sardegna, bandito per la prima volta dopo 18 anni. Il 13, 14 e 15 giugno hanno eseguito il primo test i giovani dai 18 ai 30 anni che hanno risposto al bando (oltre 12mila domande pervenute). Il format online previsto per la prova e una serie di disservizi registrati da numerosi utenti hanno però suscitato sul web un vespaio di polemiche.
“Appena saputo che l’esame sarebbe stato online ho comprato un pc nuovo da dedicare solo alla prova – racconta a Sardegna Live una giovane sarda iscritta al test –. Abbiamo regolarmente eseguito i controlli sulla piattaforma un paio di giorni prima. Schermo, microfono e tutte le altre funzionalità del pc erano state abilitate regolarmente in vista dell’esame. Il giorno del test sono entrata all’ora prevista, ma al momento di attivare il microfono avrei dovuto cliccare un’icona che a me non compariva. Così ho scritto ai tecnici di riferimento che, nonostante avessi lo schermo condiviso con loro, non sono stati in grado di risolvere il problema. Allo scoccare dell’orario di inizio del test, gli altri hanno iniziato la prova mentre io non sono mai riuscita ad andare avanti. Una volta resisi conto che il problema non era mio e che si era trattato di un deficit della piattaforma, nel pomeriggio mi hanno ricontattato suggerendomi di chiedere all’ufficio responsabili personale della Regione se fosse possibile fissare una nuova data, ma non ho mai ottenuto risposta”.
“Hanno deciso di tenere la prima prova online con tutte le conseguenze che si possono immaginare soprattutto nei centri dell’interno come i nostri – dichiara a Sardegna Live una ragazza esclusa dal concorso per limiti di età –. Problemi di connessione, problemi della piattaforma stessa che neanche i loro tecnici sono riusciti a risolvere. Assurdo. A molti dei partecipanti è saltata la connessione durante il test e si sono visti annullare la prova. Altri non sono riusciti ad accedere. Non si trattava di un esame dell’università che se va male lo si può ritentare, era un concorso bandito dopo quasi un ventennio”.
“Incredibile poi come non abbiano creato una banca dati della quale usufruire per lo studio – osserva amareggiata la giovane –. Hanno fornito ai partecipanti temi talmente ampi che uno avrebbe dovuto studiare una vita per essere certo di superare la prova con successo. Di argomenti attinenti all’ambito forestale, nel test, ce n’erano pochissimi. Ne è conseguito che sono passati al primo turno appena in 112 su 12mila iscritti. Il bando di concorso prevedeva che passassero tre volte i posti banditi (78), numero che sarebbe stato scremato nelle sessioni successive. Adesso l’associazione dei lavoratori chiede che i 112 passino tutti automaticamente, ma che razza di concorso è? A parte che non basterebbero comunque a sopperire alla carenza di personale. In Sardegna, infatti, si registra la mancanza di 143 unità. Se anche si assumessero 112 nuovi agenti rimarrebbero numerosi posti scoperti destinati ad aumentare nei prossimi mesi con i pensionamenti”.
“Io sono stata esclusa dal concorso avendo compiuto trent’anni pochi giorni prima del via alle iscrizioni – racconta ancora la ragazza a Sardegna Live –. Eppure, se si guarda la lista di chi ha sostenuto la prova c’erano partecipanti nati nell’85 e nel ’90 o perché con figli a carico o perché avevano fatto il servizio militare. Un aspetto sorprendente, visto che il bando diceva che l’esperienza militare garantiva un punteggio maggiore ma non certo la partecipazione degli over 30. Allora come hanno fatto a iscriversi?”.