Settembre si avvicina, e ancora non è del tutto chiaro quali saranno le modalità con cui i vari studenti dovranno affrontare l'inizio del nuovo anno scolastico/accademico. Fra riaperture annunciate e attese di ufficialità, al momento a farla da padrona è l'incertezza. Il 19 agosto si terrà una riunione chiave del Cts: se l'aumento del numero dei contagi non si arresterà, la riapertura delle scuole italiane a settembre potrebbe essere compromessa.

Sull'argomento è intervenuto Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Sardegna: "Il ministro Azzolina pensi a riapre la scuola anziché vagheggiare su nuove chiusure", ha dichiarato l'esponente azzurro.

"Non ci fidiamo di un Governo che durante il lockdown si è preoccupato perfino dei boss mafiosi - prosegue Cappellacci - e ha ignorato 8 milioni di studenti con le rispettive famiglie e tutto il personale docente e non docente. Tre mesi fa - spiega - ho presentato un’interpellanza per chiedere garanzie sulla puntuale riapertura della scuole, ma il ministro ha preferito dedicare il suo tempo alle task force, ai comitati tecnici e alle dichiarazioni alla stampa".

"La ‘ricreazione’ è finita per questo governo ed è giunto il momento dei fatti: tra un mese si deve riaprire, garantire il diritto allo studio e il massimo sostegno a tutti i protagonisti della vita scolastica. Non cerchino alibi - ha concluso il deputato di FI-, perché su questi temi si gioca tutta la credibilità di un governo che finora ha fatto solo annunci e ha sempre rinviato le azioni a data da destinarsi".