Continua lo sciopero della fame, giunto all’ottavo giorno, da parte del neodeputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, per protestare contro "l'uso politico e strumentale degli atti giudiziari".

Il forzista è indagato dalla Procura di Cagliari per una presunta corruzione avvenuta nel 2013, quando era presidente della Regione Sardegna. "Un episodio scandaloso – ha detto Cappellacci - a pochi giorni dalle elezioni del 4 marzo una 'manina misteriosa' ha consegnato illecitamente degli atti della Procura di Cagliari al fine di innescare la macchina del fango alla vigilia del voto. In questi anni – ha spiegato il deputato - ho subito una serie di processi, accompagnati da titoloni sui giornali, dalla sofferenza mia e della mia famiglia, dallo sfregio della mia immagine pubblica e della mia vita privata e per ben cinque volte si sono risolti in proscioglimenti, assoluzioni, archiviazioni. Anni di vita persi senza che nessuno chieda scusa".

“Continuo a stare bene – ha scritto ieri su Facebook il forzista ieri -. Grazie a chi mi è vicino in queste ore, familiari, amici, sostenitori e semplici cittadini, grazie di cuore a tutti.