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Circa 500mila chiamate al 112, 12mila denunciati, 1.100 arrestate e 35 tonnellate di droga sequestrate. Sono solo alcuni dei numeri di un anno di attività svolta dai carabinieri in Sardegna che oggi festeggiano il 208/o anniversario di fondazione dell'Arma e i 200 anni di presenza dei Carabinieri in Sardegna che, subentrando al Corpo dei “Cacciatori Reali”, divennero subito protagonisti della storia dell'isola, rimanendo apparentemente immutati nella loro natura, ma dimostrando invece la capacità di adeguarsi al continuo mutare della società e delle condizioni storiche, così da poter sempre affrontare efficacemente, grazie alla solidità della struttura militare, le nuove richieste di sicurezza di volta in volta emergenti.
Per festeggiare le ricorrenze sono state organizzate, durante la mattinata, cerimonie in tutti i Comandi provinciali dell'Isola, mentre a Cagliari, nella sede della Legione carabinieri Sardegna, si è tenuta alle 18:30 la cerimonia complessiva, aperta al pubblico dopo due anni di limitazioni legate alla pandemia. Presenti tra gli altri il presidente della Regione Christian Solinas, il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, il vescovo Giuseppe Baturi, il prefetto Gianfranco Tomao, il questore Paolo Rossi, militari e tante altre autorità provenienti da tutte le province della Sardegna.
Nel suo discorso il comandante della Legione, generale Francesco Gargaro, ha illustrato i risultati conseguiti dall'Arma dei carabinieri in Sardegna nel 2021: "Significative sono le circa 500.000 chiamate, quasi 1400 al giorno, pervenute nel 2021 alle Centrali Operative distribuite su tutto il territorio regionale, attraverso il numero di pronto intervento 112, cui sono seguiti interventi operativi, di soccorso e assistenza - ha sottolineato -. Nell'anno trascorso, tutte le componenti dell'Arma hanno deferito in stato di libertà circa 12.000 persone e ne hanno tratto in arresto oltre 1100, perseguendo 33.500 reati, che corrispondono quasi all'80% di quelli complessivamente verificatisi".
Il generale ha poi ricordato la cattura del latitante Graziano Mesina, l'attività delle pattuglie su strada con 620.000 persone identificati e 450.000 veicoli controllati e quella svolta per la tutela dell'ambiente con 50 violazioni contestate. Nel corso della cerimonia sono stati premiati 44 militari che si sono distinti in diverse attività e che hanno consentito di sgominare 3 organizzazioni criminali specializzate nel traffico di droga che operavano fra la Sardegna, la Corsica, la Toscana e il Lazio e arrestare con l'aiuto degli specialisti del Ris i presunti responsabili degli omicidi avvenuti a Orune e Genoni. Premiarti anche i carabinieri che hanno salvato, praticando le manovre di rianimazione, un bimbo di 6 mesi a Gavoi e i militari che hanno salvato un 20enne a Capoterra che voleva togliersi la vita.