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Nei piccoli paesi del centro Sardegna la politica dei tagli imposta dal governo disegna uno scenario sempre più marcato di crisi e rassegnazione. Questa volta al centro della cronaca c'è la chiusura definitiva della caserma dei Carabinieri di Ollolai. Nel paese barbaricino, da qualche mese, girava voce che i militari dell'Arma avrebbero traslocato alla fine del 2015 nella sede di Gavoi. Scelte imposte dall'alto hanno voluto però che lo smantellamento avvenisse con largo anticipo. Così sono state smontate le insegne della caserma e i militari si sono congedati.
L'ABBANDONO Eppure qualche anno fa si parlava addirittura di un potenziamento del servizio e della realizzazione di una nuova sede, ma il progetto è definitivamente tramontato. «Allora il sindaco era Efisio Arbau» dice l'attuale primo cittadino Marco Columbu. «Avevano individuato il terreno dove edificare la nuova struttura, sembrava che tutto procedesse per il verso giusto, ma nel giro di poco tempo e nel nome della crisi, non è stata portata avanti nemmeno la richiesta di finanziamento. Due mesi fa il comandante dei carabinieri della compagnia di Ottana mi ha annunciato che, nell'ottica di un riordino generale, la caserma del nostro paese sarebbe stata chiusa entro la fine del 2015».
Il sindaco di Ollolai ha provato in ogni modo a evitarlo ma non c'è stato nulla da fare. «Eravamo disposti a trovare un locale da concedere in uso gratuito ai Carabinieri pur di mantenere la caserma a Ollolai, ma ogni tentativo è stato vano. Da parte nostra c'è una profonda delusione per un sistema che sta impoverendo sempre di più il territorio del centro Sardegna».
Lo stesso Efisio Arbau, ora consigliere regionale, chiama il territorio all'unità: «Serve cambiare rotta - scrive sul suo profilo facebook - finirla con i campanilismi idioti ed isterici ( ne ego ne tue ) ed organizzarci territorialmente per nostro conto. Coraggio».
Anche il presidente della Pro loco di Ollolai e del comitato provinciale Unpli di Nuoro, Pierpaolo Soro, lancia l'allarme: «Una caserma che chiude rappresenta l'abbandono dello Stato nel territorio. Questo è solo un primo passo per la chiusura definitiva di altri presidi. In questo modo è impossibile pensare al futuro delle nostre comunità».
TIANA E AUSTIS Diversi anni fa è stata chiusa anche la caserma dei carabinieri di Tiana e la stessa fine è toccata a quella di Austis, diversi anni fa trasferita a Sorgono e definitivamente soppressa un mese fa. Sul fronte della legalità, il piano di dimensionamento del governo riguarda anche la soppressione dei presidi di Polizia stradale nella provincia di Nuoro.
A Fonni il sindaco Stefano Coinu ha più volte sottolineato l'importanza della Polizia in loco affinché lo Stato assicuri una costante presenza soprattutto a fini preventivi. Le scelte politiche sembrano andare avanti solo secondo la logica dei numeri. I problemi legati all'isolamento dei territori del centro Sardegna, allo spopolamento e ai disagi sembrano essere solo dettagli a cui non dare troppa importanza.
Nel 2012 il Mandrolisai ha perso l'ufficio del giudice di pace e a nulla è servito l'allarme dei sindaci e dell'intera popolazione.